Covid. Oms: “Il virus è qui per restare”. Aggiornato il piano strategico

“È molto piacevole vedere che la tendenza al ribasso è continuata. Per ognuna delle ultime 10 settimane, il numero di decessi segnalati settimanalmente è stato il più basso da marzo 2020. Questa tendenza sostenuta ha permesso alla vita di tornare alla normalità nella maggior parte dei paesi e ha aumentato la capacità dei sistemi sanitari di far fronte a potenziali recrudescenze e al peso della condizione post-Covid. Allo stesso tempo, persistono alcune incertezze critiche sull’evoluzione del virus, che rendono difficile prevedere le future dinamiche di trasmissione o stagionalità”.

Mentre si attende la decisione sul Covid che potrebbe essere declassato dall’attuale status di emergenza sanitaria globale, il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus, è intervenuto così questa mattina alla 15a riunione del Comitato di emergenza IHR sulla pandemia di Covid.

“La sorveglianza e il sequenziamento genetico sono diminuiti significativamente in tutto il mondo, rendendo più difficile rintracciare le varianti conosciute e rilevarne di nuove – ha aggiunto -. Le disuguaglianze nell’accesso agli interventi salvavita continuano inoltre a mettere milioni di persone in tutto il mondo a rischi inutili, in particolare i più vulnerabili. E la stanchezza pandemica minaccia tutti noi. Siamo tutti stanchi di questa pandemia e vogliamo lasciarcela alle spalle”.

Nonostante ciò, ha sottolineato il direttore generale dell’Oms, “il Covid è qui per rimanere, e tutti i paesi dovranno imparare a gestirlo insieme ad altre malattie infettive. Ieri, l’Oms ha pubblicato il quarto piano strategico di preparazione e risposta al Covid, che delinea le azioni in tutte le componenti fondamentali della risposta: sorveglianza collaborativa, protezione della comunità, assistenza sicura e scalabile, accesso alle contromisure e coordinamento delle emergenze”.

L’obiettivo di fondo per Aprile 2023-Aprile 2025, si spiega nel documento, è quello di porre fine alla fase di emergenza del Covid in tutti i paesi passando ad una gestione ordinaria. Per raggiungere questo obiettivo si dovrà:
1) Ridurre e controllare l’incidenza delle varianti di Sars-CoV-2 con tassi di crescita aumentati e fuga immunitaria, con particolare attenzione alla riduzione dei contagi in popolazioni ad alto rischio e vulnerabili;
2) Prevenzione, diagnosi e trattamento del Covid per ridurre la mortalità e la morbilità;
3) Sostenere la transizione degli Stati membri dalla crisi ad una risposta sostenibile, integrata, più a lungo termine nella gestione della malattia da Covid.

La strategia aggiornata 2023-2025 delinea azioni pratiche per ridurre l’impatto del Covid. I principali approcci per raggiungere questi obiettivi sono:
• vaccinazione nelle popolazioni a rischio per prevenire malattie gravi e morte;
• diagnosi precoce, trattamento e assistenza clinica, soprattutto nei soggetti a rischio;
• integrazione della vaccinazione contro il Covid e gestione della malattia da Covid nei servizi sanitari primari esistenti;
• tutelare operatori sanitari e gruppi prioritari;
• forte sorveglianza e monitoraggio delle varianti Sars-CoV-2, incluse strategie e sequenziamento geograficamente rappresentativo da tracciare
varianti note e future, agenti patogeni respiratori e altre minacce pandemiche.

Giovanni Rodriquez

foto: KadirKARA / Shutterstock.com

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