Esiste un nuovo prototipo di colla che si attacca come una conchiglia agli scogli, in senso letterale: questa colla, che funziona sott’acqua, contiene alcune proteine che le conchiglie di solito usano per aderire a rocce o grossi animali acquatici, ed anche altre proteine prodotte dall’E. coli quando crea colonie melmose. Il risultato è il più potente collante resistente al’acqua mai creato. In futuro, adesivi di questo genere potrebbero essere impiegati per riparare navi o strutture subacquee, oppure in campo medico, dato che la ricerca sta investigando nuovi metodi per la chiusura delle ferite in condizioni di umidità. Il collante, comunque, è ancora distante dalle applicazioni pratiche, dato che il team di scienziati del MIT che lo ha creato non è ancora in grado di produrne grandi quantità, ma il modo in cui lo hanno creato può essere di esempio per le applicazioni future: dopo aver scelto il materiale proteico adatto da un database compilato in decenni di ricerca, anziché raccoglierlo dalle conchiglie i ricercatori hanno modificato geneticamente l’E. coli affinchè producesse le due proteine prescelte, che risultavano in ultima analisi un ibrido fra la proteina originale e quella contenuta nel biofilm del batterio: la combinazione di queste due proteine ha creato la colla, che risulta 1,5 volte più resistente rispetto a quella naturale delle conchiglie, e funziona benissimo nei liquidi neutri e basici, anche se non altrettanto bene in quelli acidi. (Nature Nanotechnol 2014; 9: 858-66)
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