Auto a guida autonoma: le tempeste magnetiche le mettono KO

Mentre Uber si vede costretta a interrompere i test delle sue auto autonome in tutte le città a seguito dell’incidente mortale a Temp, in Arizona, dove una donna è stata investita, a gettare nuove ombre sulle auto del futuro ci si mette anche lo Spazio. Secondo quanto affermato da Scott McIntosh, direttore dell’osservatorio del National Center for Atmospheric Research di Boulder, in Colorado, in un’intervista a Bloomberg, non solo reti elettriche e satelliti, ma anche tempeste magnetiche potrebbero danneggiare le auto, alterando o interrompendo la connessione dati tra il Gps (sistema di posizionamento globale) dei veicoli e i satelliti che forniscono in tempo reale le informazioni sulla posizione.

“I sistemi di guida autonoma – ha detto McIntosh – non dovrebbero essere eccessivamente dipendenti dal Gps. In caso di tempeste magnetiche, legioni di macchine guidate da computer potrebbero fermarsi e dover attendere il ritorno della connessione satellitare”.

Le tempeste magnetiche – si legge nel report di Bloomberg – sono valutate su una scala di cinque livelli. Le più intense possono paralizzare le reti elettriche, oscurare i satelliti e azzerare le comunicazioni nella parte della terra illuminata dal Sole. Per migliorare la sicurezza McIntosh immagina un giorno in cui le previsioni meteo includano anche queste tempeste in modo che i conducenti – sia delle auto tradizionali che quelle a guida autonoma – possano tenere conto di queste interruzioni.

Grazie ad uno specifico satellite inviato nello spazio, il Centro di previsione meteorologica spaziale Usa può già oggi informare utility elettriche, compagnie aeree e altri settori con un anticipo da 30 a 60 minuti che le particelle proiettate dalla corona del Sole inizino a provocare il caos. Ed è possibile che nelle future generazioni di auto a guida autonoma una spia – o meglio un ‘alert’ sugli schermi – avverta della necessita’ di fermare precauzionalmente il veicolo.

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