
L’esperta precisa che “da tempo segnaliamo carenze, frammentazioni e ritardi nei servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, presenti tuttora in parecchi territori regionali, ed in particolare le criticità nella rete degli interventi per l’autismo”. Per gli esperti, inoltre, la legge “non affronta con sufficiente attenzione la diagnosi precoce, che insieme a terapie appropriate e altrettanto precoci può modificare significativamente le capacità e la qualità della vita del paziente e dell’intero nucleo familiare”.
Infine, conclude Costantino, “sarebbe opportuno considerare lo spettro autistico all’interno di un gruppo più vasto di problematiche comprendente disabilità intellettiva, disturbi del linguaggio e della comunicazione, disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione. Per questo è auspicabile che gli interventi per l’autismo siano inseriti in un organico impegno a sostegno dei servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza”.
