Livelli elevati di sedentarietà fin dall’infanzia mettono a dura prova il cuore nel corso dell’adolescenza. A mostrarlo è una ricerca finlandese, guidata da Eero Haapala dell’Università di Jyväskylä, i cui risultati sono stati pubblicati dal Journal of the American Heart Association. Per lo studio,…
LeggiAutore: Marco Landucci
Immunodeficienze Primitive: un incontro a Roma per gestire il percorso diagnostico
Le immunodeficienze primitive (PID) sono patologie di origine genetica innate e rare che presentano alterazioni nel funzionamento del sistema immunitario causando infezioni e malattie quali disordini ematologici, danni d’organo irreversibili fino a insorgenza di tumori. Tra i principali sintomi che possono destare sospetto ci…
LeggiSclerosi Multipla recidivante di recente diagnosi e non ancora in trattamento: da ofatumumab benefici sostanziali
In occasione del meeting dell’American Academy of Neurology – appena conclusosi a Denver (Colorado) – sono stati presentati i dati dello studio di estensione open-label ALITHIOS, che dimostrano un’efficacia prolungata del trattamento in prima linea continuo con ofatumumab fino a sei anni in persone…
LeggiAdolescenti, device digitali e disturbi del sonno
Non dormire a sufficienza, oppure andare a letto molto tardi la notte e alzarsi altrettanto tardi la mattina, addormentarsi o avere una forte sonnolenza durante il giorno. Sono alcuni dei disturbi del sonno tipici dell’adolescenza, che possono essere aggravati dall’uso dei device digitali, soprattutto…
LeggiCuore. Un episodio di rabbia, anche breve, può alterare la funzionalità vascolare
Un breve episodio di rabbia, innescato dal ricordo di esperienze passate, può avere un impatto negativo sulla capacità dei vasi sanguigni di rilassarsi, compromettendo così una funzione essenziale per il corretto flusso del sangue ed esponendo la persona a un potenziale rischio di infarto…
LeggiCarcinoma mammario metastatico HR positivo: trastuzumab deruxtecan migliora la sopravvivenza libera da progressione
Il trattamento con trastuzumab deruxtecan ha determinato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione (PFS), rispetto alla chemioterapia standard, nella popolazione oggetto dell’endpoint primario dello studio, costituita da pazienti con carcinoma mammario metastatico HR positivo, HER2-Low (HER2 basso, IHC 1+…
LeggiIl Long Covid lascia tracce di attività infiammatoria nel sangue
Le persone con Long Covid hanno un modello di infiammazione particolare, mediato da cellule mieloidi e attivazione del sistema del complemento, rilevabile nel sangue, che potrebbe costituire un target per terapie immunitarie. È quanto evidenzia, su Nature Immunology, un team dell’Imperial College di Londra,…
LeggiSalire le scale allunga la vita
Secondo una ricerca presentata il 26 aprile al Congresso dell’European Society of Cardiology (ESC) Preventive Cardiology 2024, fare le scale aiuta a mantenere una buona salute cardiovascolare. Le malattie cardiovascolari sono in buona parte prevenibili con l’esercizio fisco. Tuttavia, più di un adulto su…
LeggiTumore delle vie biliari: durvalumab, più chemioterapia, raddoppia tasso di sopravvivenza globale
I risultati esplorativi dello studio di Fase III TOPAZ-1 dimostrano che durvalumab, in combinazione con la chemioterapia, ha prodotto un beneficio clinicamente significativo di sopravvivenza globale (OS) a lungo termine a tre anni nei pazienti con tumore delle vie biliari (BTC) avanzato. Durvalumab è…
LeggiMeningite neonatale: nel 50% dei casi responsabili due tipi di E. coli
Uno studio condotto da un team dell’Università del Queensland, in Australia, coordinato da Mark Schembri, ha identificato i principali tipi di Escherichia coli che causano meningite neonatale e ha rivelato perché alcune infezioni si ripresentano, nonostante il trattamento con antibiotici. I risultati dello studio,…
Leggi“Usare il cervello” al lavoro riduce il deterioramento lieve
Più il cervello si “impegna” nella professione che svolgiamo, meno problemi di memoria e di formulazione del pensiero avremo in tarda età. Questa, in sintesi, la conclusione cui è giunto uno studio pubblicato da Neurology e guidato da Trine Holt Edwin, dell’University Hospital di…
LeggiHiv: donne ancora sottorappresentate negli studi clinici. L’efficacia della terapia B/F/TAF
“Di fronte all’HIV le donne sono più fragili sotto diversi punti di vista: dal punto di vista immunitario, perché si infettano più facilmente e, in assenza di trattamenti, hanno un maggior rischio di andare incontro all’AIDS; dal punto di vista sociale, perché lo stigma…
LeggiSclerosi Multipla: ocrelizumab sottocute sopprime recidive cliniche e lesioni cerebrali nei pazienti con forme progressive e recidivanti
In occasione del congresso annuale dell’American Academy of Neurology (AAN) – che si è concluso giovedì 18 aprile – sono stati presentati i dati dello studio di fase III OCARINA II su ocrelizumab, studiato nella formulazione sottocutanea (s.c.) della durata di 10 minuti, somministrata…
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