
“E’ fantastico essere qui”, ha detto a tutti AstroLuca dopo i saluti e gli abbracci ai colleghi che li aspettavano a bordo della Stazione Spaziale, l’attuale comandante Aleksej OvÄinin e gli americani Nick Hague e Christina Koch.
Se andare nello spazio in futuro non avrà probabilmente più nulla di eccezionale, la missione Beyond di eventi fuori dall’ordinario ne prevede molti. Il primo è il ruolo di comandante: Luca Parmitano sarà il primo italiano ad averlo in autunno, quando guiderà la Expedition 61, e il terzo europeo dopo Frank De Winne e Alexander Gerst.
Ci sono poi le passeggiate spaziali: se saranno quattro o cinque e se AstroLuca parteciperà a tutte si saprà quando tutti i cargo avranno portato a bordo i materiali necessari alle operazioni, ma è già una certezza che saranno passeggiate ancora più acrobatiche e avventurose di quelle che hanno permesso di riparare il telescopio spaziale Hubble.
In terzo luogo ci sono gli esperimenti, destinati a raccogliere dati utili a pianificare il futuro dell’esplorazione spaziale riducendo al minimo i rischi per l’uomo. C’è anche il robot Cimon, un sistema di intelligenza artificiale che farà compagnia ad AstroLuca osservandone le emozioni.
Infine sarà Luca Parmitano ad accogliere le prime due navette private con uomini a bordo. Il 15 novembre è attesa la Crew Dragon, in un volo di prova con i veterani Bob Behnken e Douglas Hurley: una breve visita perché il 22 novembre la navetta e il suo equipaggio dovranno rientrare sulla Terra. Poi è attesa la Starliner della Boeing, che dovrebbe agganciarsi alla Stazione Spaziale il primo dicembre; anche qui a bordo tre veterani come Mike Finke, Nicole Mann e Chris Ferguson.
