Uno studio di fase 3 pubblicato su The New England journal of medicine ha dimostrato che l’anticorpo monoclonale umanizzato lecanemab, può ridurre i marcatori di amiloide nella malattia di Alzheimer precoce. Inoltre, può determinare un declino moderatamente inferiore nelle misure di cognizione e funzionalità rispetto al placebo a 18 mesi.
Post correlati
-
Nanomotion sensing. La tecnica del Cnr per comprendere e contrastare le infezioni batteriche
Uno studio pionieristico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha utilizzato una... -
Vaccini Covid. L’Oms aggiorna le linee guida e raccomanda il monovalente LP.8.1
Il Gruppo Tecnico Consultivo dell’Organizzazione mondiale della sanità per la Composizione del... -
Fertilità, prevenzione e PMA: parte la sfida di AIFe per il futuro demografico dell’Italia
Nasce l’Associazione Italiana Fertilità (AIFe), l’associazione che riunisce i Centri e gli...

