Vero e proprio crocevia di batteri nostri e altrui, le mani possono esser considerate un microbioma quasi alla pari di quello intestinale, ovvero un ecosistema popolato da miliardi di microrganismi che ha un impatto sulla salute umana, specie nella stagione fredda, in cui circolano maggiormente agenti infettivi a trasmissione aerea. A ricordarlo sono i principali esperti di igiene delle mani, che in una “Rassegna sulle ricerche del microbioma della mano”, pubblicata su The Journal of Dermatological Science, hanno effettuato una revisione della letteratura scientifica in materia. Il microbioma delle mani “e’ in continuo mutamento” e “ha un ruolo fondamentale nella trasmissione di microrganismi, patogeni compresi, tra persone, animali domestici, oggetti inanimati e ambiente”, commenta uno degli autori della ricerca, Noe’ Fierer del Dipartimento di Ecologia e Biologia Evolutiva presso l’Università del Colorado a Boulder. “Per questo – aggiunge – la dinamica delle comunità microbiche della mano sono importanti per salute” ma “abbiamo ancora poche informazioni in materia”. “Contro influenza o polmonite, l’igiene delle mani e’ un’importante misure di prevenzione e la detersione con acqua e sapone normalmente basta”, commenta Carlo Signorelli, presidente della Societa’ d’Igiene (Siti), “qualora si svolgano attività a rischio, come nel caso di medici o sanitari, si possono usare gel antibatterici, altrimenti non serve abusare di prodotti con lavaggio a secco. Quel che conta è lavarle in modo approfondito, e facendo attenzione a pieghe e giunture”.
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