
La barriera sangue-cervello tiene lontani patogeni e tossine dal sistema nervoso centrale. Ma questo strato pieno zeppo di cellule, che separa il cervello dai suoi vasi sanguigni, può essere un ostacolo per far arrivare farmaci al cervello. In questo caso i ricercatori hanno fatto dei fori temporanei nella barriera per far passare i farmaci chemioterapici attraverso un passaggio sicuro. La prima a sperimentare questa tecnica è stata Bonny Hall, donna di 56 anni, che per otto anni è riuscita a tenere sotto controllo il suo tumore al cervello con i farmaci. All’inizio di quest’anno però i medici le hanno detto che il cancro stava crescendo e che aveva bisogno di una terapia più aggressiva e mirata. Così le hanno chiesto se voleva essere la prima al mondo a provare questa nuova tecnica. I risultati sembrano buoni. La risonanza magnetica indica che la terapia ha funzionato, ma i ricercatori ora dovranno esaminare una piccola parte del suo tumore, prelevata chirurgicamente il giorno dopo la terapia, per confermare che la chemioterapia è penetrata.
