
La prima raccomandazione dei cardiologi americani riguarda proprio l’uso della tecnica transcatetere per la sostituzione della valvola aortica, che dovrebbe essere applicata a più gruppi di pazienti. “Questa tecnica dovrebbe essere preferita alla sostituzione per via chirurgica, anche nei pazienti più a rischio”, ha dichiarato una delle coautrici delle nuove linee guida, Catherine Otto, dell’Università di Washington, a Seattle. Il secondo punto affrontato riguarda l’uso dei nuovi anticoagulanti orali, o anticoagulanti diretti, che si sono rivelati appropriati nella gestione di pazienti con fibrillazione atriale e malattia valvolare. Il trattamento con questi agenti, però, dovrebbe essere escluso “nei pazienti con stenosi mitralica reumatica e in quelli con protesi valvolare meccanica, che dovrebbero essere trattati con warfarin”, ha sottolineato l’esperta.Per quel che riguarda la sostituzione con valvole biologiche, i cardiologi americani hanno sottolineato che potrebbero essere prese in considerazione anche nei pazienti più giovani. Dall’attuale limite di 70 anni, secondo Otto, l’impianto di questo tipo di valvola potrebbe essere fatto già a partire dai 60.
Infine, l’aggiornamento delle linee guida specifica la necessità dell’uso della profilassi antibiotica in caso di interventi odontoiatrici per pazienti con problemi di valvole cardiache o che abbiano subito un precedente intervento.
Fonte: Reuters Health
Autore: Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
