
La ricerca
”Stiamo entrando in una nuova era in cui ci si rivolge sempre più spesso alla natura per rimpiazzare le vecchie sostanze chimiche di sintesi”, afferma Carole Llewellyn, ricercatrice della Swansea University. ”Anche l’industria è portata a cercare prodotti naturali alternativi – prosegue l’esperta – e i cianobatteri, cioè i microbi che usano la luce solare per fare fotosintesi, offrono un nuove potenzialità”.
Abituati a vivere sotto il sole in ambienti estremamente aridi, i cianobatteri producono diverse sostanze naturali per proteggersi dalla disidratazione e dai pericolosi raggi ultravioletti. Il loro utilizzo come ingredienti nelle creme solari e idratanti permetterebbe di ottenere prodotti biodegradabili e più sicuri, che non generano reazioni cutanee perfino nelle pelli più sensibili e che non mimano l’azione degli ormoni estrogeni causando pericolosi squilibri nel sistema endocrino.
Anche l’industria cosmetica potrebbe trarre numerosi vantaggi dall’impiego dei cianobatteri: facili da coltivare, per sopravvivere richiedono soltanto luce solare, anidride carbonica e pochi nutrienti di base; inoltre sono capaci di rinnovarsi e riprodursi continuamente, garantendo una produzione no-stop. Per concretizzare questo scenario servono però nuove tecnologie che permettano la coltivazione dei microrganismi su larga scala e a costi accessibili.
