
Lo studio
La ricerca non ha direttamente coinvolto persone che si baciavano, ma si è focalizzata sugli stimoli visivi e tattili che arrivano contemporaneamente al cervello, chiedendo a un numero ristretto di volontari (16 persone), di identificare alcune lettere in un contesto considerato di alta o bassa difficoltà, misurando al tempo stesso anche la loro risposta a stimoli tattili come delle vibrazioni. Dai risultati è emerso che il campo visivo tende a prevalere su quello tattile, quindi se ci si vuole focalizzare su quest’ultimo, come appunto nel caso di un bacio, chiudere gli occhi sembra quasi necessario. “La nostra ricerca ha scoperto che il campo visivo è più impegnativo e riduce la reattività delle persone verso le sensazioni tattili – spiega Polly Dalton, una delle autrici della ricerca – ciò implica che, ad esempio, chiudendo gli occhi si è in grado di migliorare la consapevolezza tattile, e questo potrebbe essere uno dei motivi per i quali tendiamo a farlo quando ci baciamo”.
