
La spiegazione di questa differenza, secondo lo studio, starebbe in una cattiva somministrazione del farmaco, cioé il non assumerlo regolarmente alle giuste dosi. ”Se il medicinale non viene preso con i dosaggi corretti – sottolinea Gupta – cioé o sono troppo bassi o non vengono mantenuti regolarmente, il virus può superare il farmaco e diventare resistente”. Il tenofovir è ”una parte essenziale del nostro armamentario contro l’hiv – continua – ed è molto preoccupante riscontrare dei livelli di resistenza cosi’ alti”. Inoltre, secondo i ricercatori c’è la possibilità che questi ceppi di hiv resistenti possano trasmettersi da persona a persona. ”Non possiamo scartare la possibilità – aggiunge Gupta – che questi ceppi resistenti si diffondano tra le persone. Stiamo conducendo ulteriori studi per avere un quadro più dettagliato su come il virus diventa resistente e si diffonde, ma serve uno sforzo globale e investimenti per offrire migliori strutture e attrezzature ai paesi africani più poveri. È nell’interesse di tutti”.
