Tumore in età infantile e cardiopatie da adulti, c’è un nesso

Bambina e genitori dal medicoChi è sopravvissuto ad un tumore da bambino, in età adulta è più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari più precocemente, e spesso in forma asintomatica. È quanto ha rilevato uno studio condotto dell’American College of Physicians, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine. Si stima che negli Usa il numero di adulti, con alle spalle un cancro in età pediatrica o nell’infanzia, supererà quota 500 mila entro il 2020. Generalmente, la principale causa di morte è la ricomparsa del tumore. Tuttavia, gli effetti a lungo termine delle terapie sono diventati la principale causa di morte 30 anni dopo la diagnosi, e si tratta di decessi spesso causati da malattie cardiovascolari premature. Utilizzando i dati di un precedente studio, il St. Jude Lifetime Cohort Study, i ricercatori hanno valutato in modo sistematico la presenza di malattie cardiache in quasi 2mila persone, dai 18 anni in su, sopravvissute a un tumore nell’infanzia: in questo modo hanno riscontrato cardiomiopatie (7,4%), anomalie del ritmo cardiaco (4,4%), patologie alle arterie coronarie (3,8%) e delle valvole (28%) in queste persone, che erano state esposte a terapie tossiche per il cuore. Quasi tutte senza sintomi e in aumento con l’età. Tra i 30 e 39 anni le anomalie cardiache riguardavano infatti dal 3 al 24% dei sopravvissuti, mentre dai 40 anni in su dal 10 al 37%. Il che suggerisce, conclude lo studio, la necessità di fare screening per cercare possibili problemi cardiaci negli adulti che abbiano avuto un tumore da bambini.

 

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