Telemedicina e diabete: binomio vincente

shutterstock_207697207Il progetto di telemedicina in diabetologia attivato in via sperimentale dalla Usl Umbria 1 si è classificato al secondo posto nella categoria “Soluzioni in telemedicina” del Premio innovazione digitale in sanità promosso dell’Osservatorio di settore della School of management del Politecnico di Milano. Alla premiazione, a Milano il 12 maggio scorso, ha partecipato Roberto Norgiolini, coordinatore aziendale del piano diabete, cui è affidata la gestione operativa del progetto, che era stato selezionato come uno dei finalisti tra 50 candidature presentate da tutta Italia.

Lo stesso progetto – spiega un comunicato della Usl 1 – utilizza soluzioni innovative e qualificanti per migliorare i percorsi assistenziali dei pazienti cronici complessi affetti da diabete di tipo 2. È stato avviato a marzo del 2014 dal servizio di diabetologia di Città di Castello attraverso il supporto di una centrale operativa che fa capo al servizio di assistenza in remoto Doctor Plus della società Vree Health Italia e, ad oggi, ha coinvolto 60 pazienti, con la collaborazione di 23 medici di medicina generale. A ciascun paziente è stato consegnato un kit comprensivo di un modem per la trasmissione on-line delle misurazioni compiute a casa (glicemia, peso, pressione) ad una centrale operativa infermieristica, che funge da triage per 12 ore giornaliere dal lunedì al sabato, con orario continuato 8-20.

Il compito della centrale operativa è quello di gestire gli alert, segnalando via sms o mail ogni scostamento e anomalia rispetto al protocollo di servizio definito insieme ai medici della Usl 1 e al piano terapeutico di ogni singolo paziente, isolando i falsi allarmi e comunicando in tempo reale le diverse priorità (i codici bianco e giallo con priorità medio-bassa sono assegnati ai medici di base, i codici rossi sono inoltrati al team diabetologico). È inoltre disponibile un numero verde per contattare la centrale operativa dalle ore 8 alle 20 (lunedì-sabato). “Il telemonitoraggio domiciliare con assistenza in remoto – spiega Norgiolini – ha portato numerosi benefici in termini di benessere dei pazienti (più del 21% ha espresso soddisfazione per il trattamento di supporto emotivo ricevuto dalla centrale operativa), che si sentono meno soli nel loro percorso di cura, sorvegliati e protetti, oltre che motivati ed autonomi. La centrale operativa, infatti, assiste in tempo reale ciascun paziente anche tramite drug remind, supporto e recall per l’autocontrollo glicemico domiciliare, promemoria per esami e visite periodiche o di approfondimento diagnostico”.

Oltre che dal punto di vista gestionale, si sono stimati possibili benefici anche in termini economici, in quanto vengono ottimizzate le risorse umane disponibili, riducendo contestualmente le visite ambulatoriali improprie e i consumi per farmaci e dispositivi. Col passare del tempo la maggior parte dei pazienti ha migliorato l’aderenza terapeutica al piano di cura, è diminuito il numero di allarmi generati e di conseguenza anche il numero di accessi (spesso inappropriati) ai servizi sanitari e al pronto soccorso. “Considerati i risultati più che soddisfacenti ottenuti da questo nuovo servizio di telesalute – annuncia il direttore generale della Usl Umbria 1, Giuseppe Legato – conclusa la fase sperimentale in Alto Tevere, stiamo valutando per il prossimo futuro la possibilità di coinvolgere gli altri territori dell’azienda, a partire probabilmente dal Trasimeno, differenziando anche il target di pazienti cui destinare la soluzione”.

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