Pediatri: nuove linee guida puntano su diagnosi depressione maggiore negli adolescenti

(Reuters Health) – La gestione della depressione tra gli adolescenti è il tema principale affrontato dalle nuove linee guida approvate dall’American Academy of Pediatrics, rivolte ai medici di base, che per primi affrontano questi casi. Le nuove raccomandazioni sono state pubblicate da Pediatrics.

Lo scenario
Secondo gli esperti, la depressione maggiore colpirebbe un adolescente su cinque, ma solo il 50% verrebbe diagnosticato prima di raggiungere l’età adulta e due terzi dei giovani non riceverebbero la diagnosi dai medici di base e le relative cure appropriate.

Le linee guida
I pediatri hanno aggiornato le raccomandazioni riguardo identificazione, valutazione e gestione della depressione, insieme a nuovi consigli su trattamento e follow-up. Prima di tutto, dunque, i medici di base dovrebbero seguire una formazione per valutare, identificare, diagnosticare e trattare la depressione, collaborando eventualmente con specialisti in salute mentale. Inoltre, gli adolescenti a partire dai 12 anni di età dovrebbero sottoporsi a uno screening annuale per valutare la depressione, e quelli con fattori di rischio dovrebbero essere sistematicamente monitorati. Una volta identificata la depressione, i medici dovrebbero informare le famiglie e i pazienti sulle opzioni terapeutiche e sviluppare un piano di trattamento stabilendo specifici obiettivi in aree chiave, tra cui casa, amici e scuola. Un passo fondamentale è stabilire un piano di sicurezza nel caso in cui l’adolescente peggiori, tenda al suicidio o diventi pericoloso per gli altri. La consulenza con uno specialista dovrebbe essere considerata nel caso in ci l’adolescente abbia una depressione moderata o grave o fattori complicanti, come l’abuso di sostanze o psicosi concomitante.

I trattamenti
Per quel che riguarda il trattamento le alternative sono psicoterapie e antidepressivi, e i medici di base dovrebbero monitorare l’emergere di eventuali eventi avversi durante il trattamento farmacologico. Infine, per quel che riguarda la gestione del paziente, è necessario un monitoraggio sistematico e regolare degli obiettivi e dei risultati raggiunti, la rivalutazione della diagnosi e del trattamento iniziale, se non c’è alcun miglioramento dopo 6-8 settimane dall’avvio della terapia, e l’intervento di uno specialista se i pazienti raggiungono solo un miglioramento parziale.“I medici di base possono identificare i sintomi della depressione molto prima che giovani e famiglie se ne rendano conto. Inoltre, possono informare i giovani trattando questa malattia come qualsiasi altra patologia”, ha dichiarato Amy Cheung, dell’Università di Toronto, in Canada, tra gli autori delle raccomandazioni. “Tutti gli elementi che abbiamo delineato – spiega l’esperta – sono fondamentali per la cura tempestiva e appropriata dei giovani con depressione. Questa condizione è gestibile nel contesto della medicina di base, ma come per qualsiasi altra malattia, i medici hanno bisogno di adeguata formazione e supporto per fare funzionare le cure”.

Fonte: Pediatrics
Will Boggs

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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