
Porte aperte all’omeopatia
Sul fronte italiano, invece, le cose non sono del tutto chiare: da diverso tempo, l’Unione europea chiede al nostro Paese di adeguarsi alla normativa e di sottoporre i prodotti omeopatici a una registrazione e valutazione simile a quella dei farmaci tradizionali attraverso procedure stabilite dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ma l’Italia continua a rinviare. A svariati anni dalla prima proposta di legge, il Parlamento, infatti, non è ancora riuscito a legiferare e attualmente in Commissione si sta ancora discutendo sul tema. Sul fronte delle regioni, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia sono le prime regioni ad aver riconosciuto in varie forme medicina omeopatica e antroposofica, seguite anche dal Lazio.
E se manca ancora la normativa, non mancano invece le manifestazioni a favore: come ogni anno l’8 Aprile torna “Omeopatia porte aperte” evento promosso da Cemon, Presidio Omeopatia Italiana. In oltre 300 studi di tutta Italia, medici e veterinari omeopati offriranno visite specialistiche gratuite: un’occasione unica per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dell’Omeopatia e conoscerne metodi, rimedi ed efficacia. Un trend tutto positivo e in costante aumento di anno in anno: i medici e i veterinari che hanno aderito all’iniziativa nel 2013 sono stati circa 200, nel 2014 il numero è salito a 300 e nel 2015 a circa 350. L’iniziativa rientra nell’ambito della Giornata Internazionale dell’Omeopatia, che cade il 10 aprile ed è promossa dalla Liga medicorum homoeopathica internationalis (Lmhi). Oltre all’Italia, infatti, sono molti i Paesi che, in tutto il mondo, nel mese di aprile, organizzano eventi per promuovere, diffondere e consolidare il ruolo della medicina omeopatica.
