Le giovani donne che ricevono radiazioni a sinistra per tumore al seno sono a maggior rischio di cardiopatia

Secondo nuovi dati dello studio WECARE, le donne con tumore al seno sinistro sottoposte a radioterapia tra il 1985 e il 2008 presentano più del doppio del rischio di sviluppare coronaropatia (CAD) rispetto a quelle con tumore al seno destro.

“Un vantaggio di questo studio rispetto ai precedenti è stata la possibilità di eseguire aggiustamenti per i fattori epidemiologici (ad esempio, età) e clinici (ad esempio, ipertensione e fumo nell’anamnesi) che potrebbero modificare l’associazione tra radioterapia e rischio di CAD”, ha dichiarato l’autore principale dello studio, Gordon Watt del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York.
“Sulla base dei risultati, concludiamo che nelle cure di follow-up a lungo termine di una paziente, la radioterapia al seno sinistro debba essere considerata un fattore indipendente che potrebbe aumentare il rischio di CAD”, ha proseguito Watt.

Lo studio
I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 972 donne partecipanti allo studio Women’s Environmental Cancer and Radiation Epidemiology. Tutte avevano meno di 55 anni quando hanno ricevuto diagnosi di tumore al seno tra il 1985 e il 2008 e nessuna presentava una cardiopatia preesistente; 466 sono state sottoposte a radioterapia al lato destro e 506 al lato sinistro.

Con un massimo di 27,5 anni di follow-up, l’incidenza complessiva di CAD era pari al 10,5% per le donne che hanno ricevuto radioterapia a sinistra e del 5,8% per quelle sottoposte a radioterapia al lato destro (P=0,01). Le donne trattate con radioterapia al lato sinistro presentavano un rischio superiore al doppio di CAD (hazard ratio, 2,5; intervallo di confidenza al 95%, da 1,3 a 4,7).

Per le donne di età compresa tra i 25 e i 39 anni al momento della radioterapia, l’incidenza cumulativa di CAD si attestava al 5,9% con radioterapia a sinistra e allo 0% con radioterapia a destra; per le donne dai 40 ai 54 anni al momento della radioterapia, i tassi corrispondevano al 18,7% e al 6,8%.

“Il tasso assoluto di CAD nelle donne trattate con radioterapia al lato sinistro era di 4,7 eventi per 1.000 persone-anno, mentre nelle donne riceventi radioterapia al lato destro si registravano 2,1 eventi per 1.000 persone-anno, il che conferisce una differenza nel tasso assoluto di 2,6 eventi per 1.000 persone-anno”, hanno riferito Watt e colleghi su JACC:CardioOncology.
Gli autori avvertono che l’arco temporale dello studio (dal 1985 al 2008) rappresenta un limite dello studio.

“La moderna programmazione della radioterapia per tumore al seno include tecniche di risparmio delle dosi cardiache come posizionamento prono, tecniche di trattenimento del respiro e terapia con fasci di protoni, che riducono la dose di radiazioni al cuore. Pertanto, le donne trattate per tumore al seno con queste tecniche di radioterapia contemporanee probabilmente avranno un rischio inferiore di CAD rispetto a quelle da noi studiate, poiché la maggior parte delle partecipanti alla nostra ricerca hanno ricevuto diagnosi di tumore al seno prima che venissero introdotte o comunemente usate”.

Megan Brooks
Fonte: JACC: CardioOncology

(Versione italiana Popular Science/Quotidiano Sanità)

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