Affermare che il sonno sia un processo biologico essenziale sembra ovvio come dire che il sole sorge ogni mattina. Tuttavia, la comprensione da parte della ricerca dei meccanismi molecolari alla base degli effetti della carenza di sonno è ancora in fase preliminare. Il rischio di una congerie di disordini metabolici associati alla riduzione del sonno, fra cui figurano aumento di peso, diabete, obesità e malattie cardiovascolari sta guidando le prime indagini di base nell’argomento. Esaminando il sangue di uomini e topi, sono state identificate molecole comuni ad indicare perturbazione del metabolismo in risposta a restrizioni del sonno: si tratta di un cambiamento complessivo nel modo in cui vengono metabolizzati i lipidi, e della prova che la riduzione del sonno determini stress ossidativo in entrambe le specie. Lo stress ossidativo ed il metabolismo lipidico sono fattori importanti nelle malattie metaboliche, benchè siano necessari ulteriori studi per stabilire il meccanismo tramite il quale i marcatori rilevati siano collegati a patologie specifiche. E’ possibile che il sonno porti ad uno smaltimento dei metaboliti, ed agisca quindi come processo riparativo a livello metabolico. L’impatto della restrizione del sonno sulla biologia circadiana è particolarmente rilevante dato che ciiò che conosciamo riguardo ai metaboliti negli esseri umani oscilla a sua volta su base quotidiana. I metaboliti sono intermedi chimici o prodotti finali del metabolismo, e benchè siano generati tramite la degradazione di grassi, carboidrati e proteine, la loro funzione non si limita a questi processi: essi svolgono anche un ruolo nella segnalazione, nella regolazione dell’attività enzimatica, nella crescita e nello sviluppo. (Proceedings of the National Academy of Sciences, 2015; 201417432)
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