Uno studio ha riscontrato che i bambini esposti agli antibiotici in utero durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza presentano un aumento del rischio di divenire obesi all’età di 7 anni. Peraltro, le donne che hanno partorito mediante taglio cesareo, elettivo o meno che sia, determinano a loro volta un aumento del rischio di obesità nei propri figli. I ricercatori stanno iniziando a capire che i batteri che abitano normalmente il nostro colon svolgono un ruolo importante nel preservare la nostra salute, e che lo squilibrio in queste popolazioni batteriche possa causare una varietà di malattie. Si pensa che i disturbi nella normale trasmissione di batteri fra madre e figlio pongano il bambino a rischio di diversi problemi di salute, compresa l’obesità. Se confermati, i dati dello studio suggeriranno nuovi meccanismi tramite i quali le traiettorie di crescita del bambino vengono influenzate nelle prime fasi dello sviluppo. Certamente l’uso degli antibiotici non deve essere scoraggiato quando essi sono davvero necessari, ma è importante riconoscere che attualmente essi vengono prescritti troppo spesso. Allo stesso modo dell’uso di antibiotici in gravidanza, si pensa che il parto cesareo riduca la normale trasmissione di batteri fra madre e figlio, e disturbino l’equilibrio batterico nel bambino, producendo gli stessi risultati. Soo necessari altri studi sul modo in cui diversi fattori possano influenzare la creazione dell’ecosistema di batteri che esiste all’interno di ciascuno di noi, il che aiuterebbe a comprendere il modo di supportare la crescita e lo sviluppo sani nel bambino. (Int J Obesity online 2014, pubblicato il 18/11)
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