È noto che le malattie cardiovascolari (CV) sono al primo posto fra le cause di morte in Italia e l’ipercolesterolemia rappresenta uno dei principali fattori di rischio CV. Nell’ipercolesterolemia, come in tutte le patologie croniche, la continuità terapeutica è una delle criticita’ per l’efficacia sia della terapia che della prevenzione cardiovascolare. Nonostante le numerosi opzioni terapeutiche disponibili, i dati di consumo indicano che la bassa aderenza ai regimi terapeutici è una condizione ricorrente nella pratica clinica e contribuisce al peggioramento della malattia, all’incremento della mortalità e all’aumento dei costi sanitari. Uno dei fattori legati alla scarsa aderenza terapeutica è la complessità dei regimi di trattamento. Molti pazienti ipercolesterolemici possono essere contemporaneamente portatori di altri fattori di rischio o malattie vascolari e spesso i regimi terapeutici prescritti prevedono l’uso di un numero elevato di farmaci e di frequenti somministrazioni giornaliere. La semplificazione terapeutica rappresenta dunque una strategia vincente per migliorare l’aderenza e raggiungere gli outcome terapeutici prefissati.