Trend positivo nonostante lieve rialzo Rt e incidenza

La pandemia di Covid-19 in Italia e’ al momento sotto controllo e registra un andamento favorevole. Questo nonostante nell’ultima settimana ci sia stata una lieve inversione di tendenza per l’indice di trasmissibilita’  Rt – salito a 0,86 rispetto allo 0,85 di sette giorni fa – e per l’incidenza che si e’  fissata a 34 casi su 100mila abitanti contro i 29 della precedente rilevazione. Ma la prima riprova che la situazione continui a migliorare e’  rappresentata dal tasso di occupazione degli ospedali, che diminuisce ancora. E’ un quadro rassicurante quello che emerge dall’ultimo monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, ma che non deve tuttavia indurre ad abbassare la guardia poiche’ , avvertono gli esperti, la pandemia non e’  ancora finita.

Questa settimana, ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza alla conferenza stampa sui dati del monitoraggio, “assistiamo appunto ad una leggera inversione di tendenza con il tasso di incidenza che torna di poco a salire fissandosi a 34 casi di Covid-19 per 100mila abitanti, ma comunque al di sotto della soglia d’allarme fissata a 50 per 100mila; pure l’Rt cresce anche se di poco ma resta comunque sotto l’unita’ “. Per quanto riguarda poi il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva, ha sottolineato, “siamo rispettivamente al 4,2% e al 3,7% e dunque al di sotto della soglia critica del 15% e 10%”. Quindi, “l’andamento generale si mantiene piuttosto favorevole e questi dati – ha commentato – indicano che la campagna vaccinale sta avendo un grande successo e che bisogna assolutamente continuare a vaccinare completando i cicli e procedendo con le terze dosi ai soggetti piu’  fragili, anche se non sappiamo ancora quanto presto dovremo rivaccinare i piu’  giovani con la terza dose, mantenendo al tempo stesso comportamenti prudenti”. La curva generale lascia dunque ben sperare, nonostante in 17 regioni l’incidenza sia lievemente salita negli ultimi 7 giorni e le regioni a rischio moderato siano passate da 3 a 4 (Abruzzo, Campania, Fvg e Piemonte).

Ma si tratta, ha chiarito Rezza, di aumenti minimi e che restano comunque sotto la soglia di allarme. Parla di “situazione di controllo della pandemia” anche il presidente dell’Istituto superiore di sanita’  Silvio Brusaferro, rilevando che l’Italia “ha le incidenze piu’ controllate rispetto all’Ue, mentre in altri Paesi c’e’  una risalita della positivita’ “. In questo contesto, ha aggiunto, “la mortalita’  mostra un lieve aumento, pur se con numeri limitati”.    L’attenzione deve tuttavia restare alta rispetto alle varianti del virus SarsCoV2, a partire dalla nuova Delta plus (AY.4.2). Su questa nuova variante, ha precisato Brusaferro, “ci sono al momento in Italia numeri di sequenze limitati, presenti in molte regioni. Tutto il sistema e’  allertato: sono stati fatti 86 sequenziamenti al 19 ottobre e sono distribuiti un po’ in tutte le Regioni”. Da qui il ribadito invito alla prudenza. Siamo “ancora in pandemia, anche se fortunatamente la circolazione del virus in Italia e’  piu’  limitata che in altri Paesi e in Italia siamo in una fase molto positiva. Ma questo e’ stato possibile – e’  il monito del presidente Iss – appunto perche’  abbiamo adottato comportamenti di prudenza”.

L’andamento generale su base settimanale e’  confermato anche dai dati del bollettino giornaliero del ministero della Salute. Sono 3.882 i positivi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 3.794) mentre sono 39 le vittime in un giorno (ieri 36). Sono inoltre 487.218 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore ed il tasso di positivita’  e’  allo 0,8%, in aumento rispetto allo 0,66% di ieri. Quanto all’occupazione degli ospedali, sono 343 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 13 in meno rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono invece 2.443, 4 in piu’  rispetto a ieri.

di Manuela Correra

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