(Reuters Health) – Un nuovo studio pubblicato sulla rivista JAMA Neurology, ipotizza che la proteina neurogranina nel fluido cerebrospinale (CSF) possa essere una spia della patologia sinaptica negli stadi iniziali dell’Alzheimer e della demenza. “Questo studio dimostra che i marker nel liquido cerebrospinale possono…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Ictus: al via un progetto europeo per sviluppare tecnologie innovative
Un progetto europeo per sviluppare dispositivi e tecnologie innovative di ausilio a persone colpite da ictus. Questo l’obiettivo di Magic-Mobile assistance for groups and individuals within the Community Stroke Rehablitation, che vede l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona fra i 15 partner che realizzeranno l’iniziativa, partita ad inizio anno e…
LeggiDBS: tecniche radiologiche miste sicure ed efficaci per posizionamento
Una nuova tecnologia radiologica mista che combina una RM preacquisita con l’ecografia per controllare il posizionamento delle derivazioni nei pazienti sottoposti a stimolazione cerebrale profonda (DBS) risulta praticabile e sicura. Questi nuovi dati suggeriscono che questa nuova tecnologia possa ridurre la necessità di ripetere…
LeggiDilatazione esofagea può dare adito a spondilodiscite spinale cervicale
La spondilodiscite spinale cervicale (CSS) può raramente seguire la dilatazione esofagea nei pazienti con anamnesi di interventi chirurgici o radioterapia per tumori di testa e collo. Questo dato deriva da una casistica di quattro pazienti presentata da Jill D’Souza della Thomas Jefferson University di…
LeggiCascate del calcio connesse a regolazione del sonno
Alcuni aspetti del sonno sembrerebbero essere regolati da cascate correlate al calcio. Un recente studio condotto da Hiroki Ueda dell’Università di Tokyo ha portato alla creazione di diversi tipi di ratti modificati geneticamente che dimostravano disturbi del sonno silenziando singoli geni correlati alle cascate…
LeggiAlzheimer: correlazione tra disturbi cognitivi e salute orale rimane incerta
(Reuters Health) – Nel corso degli ultimi due decenni, un crescente numero di studi ha indagato le relazioni tra i problemi cognitivi negli adulti più anziani e la salute orale. Un recente studio di quest’anno, per esempio, ha collegato le malattie gengivali ad un…
LeggiIctus emisfero sinistro: emisfero destro aiuta nella ripresa della fonazione
L’idea secondo cui il lato destro del cervello sia importante per il recupero della fonazione dopo un ictus a carico del lato sinistro è stata rafforzata da un nuovo studio, che ha fornito una nuova direzione per lo sviluppo di terapie atte a migliorare…
LeggiSclerosi multipla: una molecola aiuta a capirne l’origine
Una scoperta tutta italiana potrebbe aprire le porte a nuove cure per contrastare la Sclerosi Multipla. I ricercatori dell’Università di Genova, coordinati da Antonio Uccelli, hanno scoperto una molecola che potrebbe aiutare a capire l’origine di questa malattia perché gioca un ruolo di primo piano nell’origine delle…
LeggiAlzheimer: rigidità delle arterie fattore di rischio
(Reuters Health) Secondo un’analisi di imaging cerebrale su partecipanti di terza generazione al Framingham Heart Study (G3), un aumento della rigidità aortica nei giovani adulti sani di mezza età può essere associato ai fattori di rischio per un precoce deterioramento cognitivo e di seguito…
LeggiEpilessia: scoperta la proteina chiave delle crisi
Si chiama CCL2 ed è la proteina che svolge un ruolo chiave nell’insorgenza delle crisi epilettiche scatenate da infiammazione acuta. Il tutto grazie ad uno studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, che apre la strada alla sperimentazione di nuove terapie contro l’epilessia, condotto da Sacha Genovesi e Yuri Bozzi del…
LeggiRitardo dello sviluppo: screening inutili nei bambini fino ai 4 anni
Reuters Health) – Un gruppo di esperti governativi canadesi, in un lavoro pubblicato dal Canadian Medical Association Journal, suggerisce di non sottoporre i bambini da 1 a 4 anni di età – che non hanno disturbi evidenti – ai test di screening per i disturbi…
LeggiAlzheimer: già dopo i 40 anni le prime avvisaglie
I danni al cervello che predispongono al declino cognitivo e al Morbo di Alzheimer sono evidenti già dopo i 40 anni. A dimostrarlo è un ampio studio condotto dalla Davis School of Medicine dell’Università della California che, per la prima volta, ha individuato un irrigidimento delle arterie associato…
LeggiParkinson: la difficoltà di comunicazione è legata al deficit cognitivo
(Reuters Health) Il deficit cognitivo, più che i problemi fisici legati alla sfera del linguaggio, sembra essere l’impedimento principale nel portare avanti una conversazione con i malati di Parkinson. Questo è quanto è emerso da una revisione degli studi condotta nel Regno Unito e…
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