Nei pazienti in prevenzione secondaria, il colesterolo è il principale fattore di rischio per un secondo evento cardiovascolare: aumenta di circa quattro volte la probabilità che si verifichi. Al congresso ACC, e contemporaneamente pubblicati sul New England Journal of Medicine, sono stati presentati i…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Speciale ACC/ Non è pericoloso abbassare troppo il colesterolo?
I risultati dello studio Fourier hanno mostrato che l’uso di evolocumab comporta una riduzione del colesterolo LDL che può arrivare al di sotto dei 30mg/dl. “Significa raggiungere i livelli che abbiamo alla nascita, nel pieno sviluppo del nostro cervello”, dice Pasquale Perrone Filardi, direttore…
LeggiSpeciale ACC/ Cos’è evolocumab e come agisce
Evolocumab è un anticorpo monoclonale umano, cioè “una struttura biochimica realizzata artificialmente che riproduce fedelmente quella degli anticorpi prodotti all’interno del nostro corpo”, spiega il Alberto Zambon, professore associato al Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. C’è un vantaggio rispetto agli anticorpi invece detti…
LeggiCoronaropatie acute: agente HDL mimetico non riduce placche
L’infusione di un agente HDL-mimetico artificiale nei pazienti che hanno manifestato di recente una coronaropatia acuta non riduce il volume delle placche nelle arterie misurabile tramite ecografia intravascolare (IVUS) rispetto al placebo. Questo dato deriva da uno studio sperimentale condotto con il farmaco noto…
LeggiChirurgia coronarica, baroriflesso ed esiti
Fibrillazione atriale postoperatoria, disfunzioni renali acute e basso output cardiaco a seguito di un intervento di chirurgia coronarica sono associati a morbidità e mortalità. E’ stato dunque condotto uno studio per determinare se il controllo autonomico preoperatorio rappresenti una determinante di queste complicazioni postoperatorie.…
LeggiCoronaropatie acute: previsione rischio emorragico durante duplice terapia antipiastrinica
La duplice terapia antipiastrinica (DAPT) con aspirina ed un P2Y12-inibitore è raccomandata per almeno 12 mesi per i pazienti con sindromi coronariche acute, e viene considerata una durata inferiore per i pazienti a rischio emorragico ridotto, ma non esistono al momento strumenti di supporto…
LeggiTAVR: maggiore rischio trombotico rispetto a SAVR
Alcuni dati osservazionali dimostrano che la gravità e la frequenza delle trombosi subcliniche sono maggiori con la TAVR che con la SAVR, e che l’anticoagulazione orale risulta protettiva, ma non la duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Questi dati derivano dall’esame di 890 pazienti degli studi…
LeggiMorte improvvisa: la troponina T è un marcatore predittivo efficace
(Reuters Health) – La troponina T – misurabile con un test ad alta sensibilità (hsTnT) dopo un intervento chirurgico non cardiaco – è un marcatore predittivo efficace per identificare i pazienti con danno miocardico e aumentato rischio di morte precoce. È quanto emerge da…
LeggiInsufficienza cardiaca: i farmaci per la disfunzione erettile riducono la mortalità
(Reuters Health) – Gli inbitori della fosfodeisterasi-5 PDE5 possono ridurre il rischio di morte e di insufficienza cardiaca negli uomini che hanno avuto un infarto miocardico. Lo studio La Disfunzione Erettile è associata a un aumento del rischio di malattia cardiovascolare negli uomini sani. Tuttavia, non è noto se…
LeggiCuore, gli europei lo ascoltano poco. La maggior parte non aderisce alle terapie
(Reuters Health) – La maggior parte dei pazienti europei con insufficienza cardiaca non assume i farmaci nelle dosi raccomandate. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da Adriaan Voors e colleghi dell’Università di Groningen, Paesi Bassi e pubblicato on-line l’11 marzo su European…
LeggiSemplice scala di rischio prevede rischio emorragico precoce post-PCI
La scala di recente creazione denominata PRECISE-DAPT potrebbe aiutare a prevedere il rischio di emorragie extraospedaliere susseguenti ad una PCI, e guidare nella seleazione della durata della duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Questa scala, sviluppata in base ai dati relativi a 14.693 pazienti, è stata…
LeggiRicoveri per cause coronariche: fattori correlati alle statine predicono LDL-C elevato
Un recente studio ha suggerito che gli effetti collaterali delle statine, un basso dosaggio ed una scarsa aderenza alla terapia, rappresentano le principali barriere al controllo del colesterolo LDL nei pazienti a cui si prescrivono statine a seguito di un ricovero per cause coronariche,…
LeggiCoronaropatie acute: rivaroxaban non aumenta emorragie rispetto all’aspirina
L’incremento del rischio emorragico risulta simile se i pazienti con coronaropatie acute vengono trattati con aspirina o con l’inibitore del fattore Xa noto come rivaroxaban. Lo ha rivelato lo studio GEMINI-ACS-1, condotto su più di 3.000 pazienti, secondo cui questo risultato era costante anche…
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