Un recente studio pubblicato sulla rivista PNAS ha analizzato la formazione e l’organizzazione delle sinapsi che contengono acido γ-aminobutirrico (GABA), i principali centri di neurotrasmissione inibitoria nel sistema nervoso.
Lo studio ha monitorato la distribuzione cellulare di diverse proteine postsinaptiche GABAergiche in una coltura neuronale puramente glutamatergica derivata da cellule staminali umane, che praticamente non presenta alcun rilascio di GABA vescicolare. I ricercatori hanno scoperto che diverse subunità del recettore GABAA (GABAAR), impalcature postsinaptiche e importanti molecole di adesione cellulare possono coaggregarsi e colocalizzarsi in modo affidabile anche in domini subsinaptici carenti di GABA, ma rimangono fisicamente segregate dai corrispondenti glutamatergici.
Le eliminazioni genetiche sia di Gephyrin che di un fattore di scambio di guanosina di- o trifosfato (GDP/GTP) associato a Gephyrin, Collybistin, hanno gravemente compromesso la coassemblaggio di queste composizioni postsinaptiche e la loro corretta apposizione con gli input presinaptici. I gruppi Gephyrin-GABAAR, sviluppati in assenza di trasmissione GABA, potrebbero essere successivamente attivati e addirittura potenziati da un ritardato apporto di GABA vescicolare.
Pertanto, l’organizzazione molecolare delle postsinapsi GABAergiche può iniziare attraverso un meccanismo intrinseco indipendente dal GABA ma dipendente da Gephyrin. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative per la nostra comprensione della neurotrasmissione inibitoria e della formazione sinaptica.