#lsea2025

LIA

Maria Rosaria Natale
Matteo Della Porta
Raffaele Caramuscio

Il progetto “LIA” nasce nell’ambito del Value-Based Healthcare con l’obiettivo di migliorare il percorso di cura per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta e per i loro caregiver. A realizzarlo sono stati Your Business Partner, Otsuka Pharmaceutical Italy e AIL Pazienti, e noi ne abbiamo parlato con Maria Rosaria Natale, PhD – CEO Your Business Partner, Matteo Della Porta, Direttore Sezione Leucemie e Mielodisplasie del Cancer Center – Humanitas Research Hospital e Full Professor presso Humanitas University, e Raffaele Caramuscio, Market Access & Regulatory Affairs Director presso Otsuka Pharmaceutical Italy

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Maria Rosaria Natale (MRN): Il progetto “LIA” nasce nellambito del Value-Based Healthcare con lobiettivo di migliorare il percorso di cura per pazienti affetti da leucemia mieloide acuta e per i loro caregiver, coinvolgendo anche professionisti sanitari, centri ematologici, strutture territoriali. Lidea parte dalle criticità dei percorsi di cura attuali, caratterizzati da lunghi ricoveri, saturazione dei reparti, difficoltà logistiche e forti impatti sui pazienti e sulle famiglie. 

Potrebbe descriverlo brevemente?
(MRN): LIA è un progetto VBHC realizzato in collaborazione con AIL Pazienti. Ha coinvolto:

1. IRCCS Humanitas Rozzano 

2. Ospedale sant’Anna di Cona, Ferrara 

3. IRCCS Policlinico San’Orsola, Bologna 

Porta un impatto su: 

  • Qualità della vita: analisi dei bisogni espressi e inespressi di pazienti e caregiver; 
  • Percorso di cura: progettazione con i team multidisciplinari di un nuovo modello di cura integrato, che includa cure domiciliari, telemedicina, e presa in cura territoriale; 
  • Efficienza organizzativa: per ottimizzare risorse, tempi e gestione dei posti letto.


Che risultati avete o volete raggiungere?

Matteo Della Porta (MDP): Tra i risultati raggiunti possiamo elencare: 

  • Miglioramento degli outcome clinici  
  • Riduzione dei tempi, grazie a percorsi tra ospedale e territorio; 
  • Maggiore qualità di vita per pazienti e caregiver grazie cure domiciliari 
  • Efficienza organizzativa, con diminuzione della saturazione dei reparti  
  • Creazione di una rete di assistenza territoriale stabile 
  • Diventare un modello replicabile. 

 
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
(MDP): Ci sono alcuni aspetti su cui occorre lavorare ancora come il consolidamento della rete territoriale di assistenza, la standardizzazione dei percorsi di cura, affinché possano essere adottati in modo uniforme in tutte le regioni e, infine, serve passare da un approccio sperimentale a un cambio strutturale. 

Qual è l’aspetto principale del Market Access & Public Affair Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Raffaele Caramuscio (RC): Otsuka è orgogliosa di supportare “LIA”, un progetto che interpreta la nostra visione di innovazione orientata al valore e centrata sulla persona. 
Crediamo che la trasformazione dei percorsi di cura debba partire dall’ascolto dei bisogni reali di pazienti e caregiver, e dalla collaborazione tra tutti gli attori del sistema salute. Nei prossimi anni, l’aspetto principale del Market Access sarà la costruzione di modelli di cura realmente basati sul valore, capaci di integrare innovazione clinica, sostenibilità economica e impatto sociale, attraverso programmi di accesso che favoriscano la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. Il successo non sarà più misurato solo in termini di efficacia terapeutica, ma nella capacità di creare ecosistemi collaborativi per garantire equità di accesso e presa in carico personalizzata. Il Market Access dovrà evolvere da funzione regolatoria a motore strategico di trasformazione del sistema salute.



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