Maria Rosaria Natale
Matteo Della Porta
Raffaele Caramuscio
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Maria Rosaria Natale (MRN): Il progetto “LIA” nasce nell’ambito del Value-Based Healthcare con l’obiettivo di migliorare il percorso di cura per pazienti affetti da leucemia mieloide acuta e per i loro caregiver, coinvolgendo anche professionisti sanitari, centri ematologici, strutture territoriali. L’idea parte dalle criticità dei percorsi di cura attuali, caratterizzati da lunghi ricoveri, saturazione dei reparti, difficoltà logistiche e forti impatti sui pazienti e sulle famiglie.
Potrebbe descriverlo brevemente?
(MRN): LIA è un progetto VBHC realizzato in collaborazione con AIL Pazienti. Ha coinvolto:
1. IRCCS Humanitas Rozzano
2. Ospedale sant’Anna di Cona, Ferrara
3. IRCCS Policlinico San’Orsola, Bologna
Porta un impatto su:
Che risultati avete o volete raggiungere?
Matteo Della Porta (MDP): Tra i risultati raggiunti possiamo elencare:
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
(MDP): Ci sono alcuni aspetti su cui occorre lavorare ancora come il consolidamento della rete territoriale di assistenza, la standardizzazione dei percorsi di cura, affinché possano essere adottati in modo uniforme in tutte le regioni e, infine, serve passare da un approccio sperimentale a un cambio strutturale.
Qual è l’aspetto principale del Market Access & Public Affair Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Raffaele Caramuscio (RC): Otsuka è orgogliosa di supportare “LIA”, un progetto che interpreta la nostra visione di innovazione orientata al valore e centrata sulla persona.
Crediamo che la trasformazione dei percorsi di cura debba partire dall’ascolto dei bisogni reali di pazienti e caregiver, e dalla collaborazione tra tutti gli attori del sistema salute. Nei prossimi anni, l’aspetto principale del Market Access sarà la costruzione di modelli di cura realmente basati sul valore, capaci di integrare innovazione clinica, sostenibilità economica e impatto sociale, attraverso programmi di accesso che favoriscano la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. Il successo non sarà più misurato solo in termini di efficacia terapeutica, ma nella capacità di creare ecosistemi collaborativi per garantire equità di accesso e presa in carico personalizzata. Il Market Access dovrà evolvere da funzione regolatoria a motore strategico di trasformazione del sistema salute.