#lsea2025

Volt PFA System

Greta Allegretti
Pier Alessandro Giorgetti

“Volt PFA System” nasce per offrire un’innovazione significativa nel trattamento della fibrillazione atriale attraverso l’ablazione a campo pulsato (PFA), una tecnologia che promette sicurezza, efficacia e semplicità d’uso. A realizzarlo è stata Abbott e noi ne abbiamo parlato con Greta Allegretti, Group Product Manager EP Division, e Pier Alessandro Giorgetti, Country Manager EP Division. Parte del team anche Marta Niscola, Product Manager EP Division

Qual è l’impegno della sua azienda in questa area terapeutica?
La tecnologia applicata alla scienza medica sta facendo grandi passi avanti e Abbott è all’avanguardia nel trattamento delle persone con aritmie cardiache come la fibrillazione atriale (FA) con tecnologie mediche di ultima generazione che ridefiniscono gli standard dell’elettrofisiologia (EP). Con un previsto aumento dei casi di FA, Abbott soddisfa una domanda crescente con impegno e soluzioni innovative che riducono i tempi procedurali, ottimizzando l’efficienza e la sicurezza dei pazienti, consentendo loro di tornare a vivere una vita più piena e lunga. 

A chi si rivolge il vostro prodotto/device?
La nostra tecnologia offre una nuova opzione terapeutica per le persone affette da FA. La più recente innovazione nella gestione della FA riguarda l’ablazione a campo pulsato (PFA), che utilizza impulsi elettrici ad alta energia. È una fonte di energia alternativa nel campo dell’EP che consente di trattare in modo selettivo le cellule cardiache responsabili dell’aritmia. Il nostro sistema rappresenta una nuova generazione di PFA il cui obiettivo è superare i limiti dei sistemi di prima generazione. La tecnologia Abbott introduce un approccio rivoluzionario che garantisce riproducibilità e semplificazione delle procedure rendendole rapide, sicure ed efficienti.

Perché ritenete sia innovativo?
Si tratta di un sistema all’avanguardia per tre principali concetti chiave: 

  • Semplicità del design: il suo design, che integra un pallone espandibile all’ interno di un basket di elettrodi, consente di adattarsi perfettamente e con stabilità all’anatomia del paziente rendendo la procedura di ablazione semplice e fortemente riproducibile. La tecnologia utilizza sensori di contatto per monitorare la qualità delle lesioni ed è altamente versatile dando la possibilità di interfacciarsi con il sistema di mappaggio EnsiteTM e di utilizzare la tecnologia con diversi protocolli anestesiologici. 
  • Prestazioni eccellenti con un n° di applicazioni minime: il design del catetere permette una distribuzione dell’energia a larga banda uniformemente sul tessuto target, ottimizzando di conseguenza il n° di applicazioni e di riposizionamenti necessari con ottimi risultati in termini di efficacia. 
  • Trattamento di più pazienti in sicurezza: questa nuova generazione di PFA non ha registrato alcuna emolisi o danno renale clinicamente rilevante negli studi VOLT-AF IDE e marchio CE, mirando direttamente ai tessuti, evitando il ristagno ematico ed eliminando la necessità di liquidi aggiuntivi. 

Che risultati avete raggiunto?
I risultati ottenuti finora con la tecnologia PFA Abbott sono molto promettenti. 

  • I dati clinici iniziali mostrano un successo acuto di isolamento delle vene polmonari del 99.1%. A 12 mesi, il tasso di successo procedurale per pazienti con FA parossistica si è attestato all’83,5% (il 94,5% di pazienti non ha necessitato di un’ulteriore ablazione). 
  • In termini di sicurezza il sistema ha dimostrato un eccellente profilo di tollerabilità, senza registrare casi di emolisi, complicanze renali o lesioni del nervo frenico. 
  • Questa tecnologia è stata inoltre testata confrontando due approcci anestesiologici diversi in una sotto-analisi dello studio VOLT-AF IDE: l’anestesia generale vs sedazione profonda/cosciente del paziente. I pazienti trattati secondo quest’ultima modalità hanno registrato un successo in acuto del 100%, 0% di eventi di sicurezza primari avversi ed una riduzione del 18% nelle tempistiche procedurali complessive.  

Quali ritenete siano gli unmet needs di questa area terapeutica?
La PFA rappresenta un cambiamento significativo nel trattamento della FA ma siamo solo all’inizio del suo potenziale clinico. Da un lato è fondamentale consolidare l’evidenza a lungo termine sulla sicurezza, efficacia e durabilità delle lesioni, soprattutto nei pazienti con substrati più complessi. Dall’altro ci aspettiamo che l’evoluzione tecnologica porti ad una maggiore personalizzazione dell’ablazione. In questo senso tecnologie come la PFA Abbott aprono la strada ad una customizzazione della procedura, permettendo all’operatore di adattare strategia e distribuzione dell’energia sulla base delle esigenze cliniche ed anatomiche del paziente.



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