Miriam Ceraolo
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto “HEPIC: Insieme per cambiare la storia delle malattie colestatiche rare” è nato con l’obiettivo di:
Potreste descriverlo brevemente?
L’evento “HEPIC” si propone quindi di alternare sessioni frontali, momenti interattivi e tavole rotonde per dare dinamicità, mantenendo alto il coinvolgimento e l’interesse dei partecipanti durante tutto l’evento. Inoltre, si pone l’obiettivo di permettere la condivisione di esperienze: i momenti di confronto tra gli esperti coinvolti e l’approfondimento di tematiche rilevanti, dall’epidemiologia alla gestione delle colestasi, garantiranno di generare sinergia tra tutti i professionisti.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
Continuare a lavorare in termini di educazione sulla patologia PFIC; supportare la collaborazione multidisciplinare per sensibilizzare i clinici sulla PFIC e migliorare l’approccio terapeutico e di gestione del paziente, e favorire sempre di più la condivisione di esperienze, per esempio tramite casi clinici. Ciò permette ai medici di avere un approccio a 360° sulla gestione pratica e completa del paziente
Qual è l’aspetto principale degli Stand Alone Events che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Ogni patologia coinvolge bisogni educazionali specifici: per questo è essenziale offrire contenuti scientifici personalizzati e sfruttare tecnologie innovative come la realtà aumentata per simulazioni immersive e l’intelligenza artificiale per aggiornamenti rapidi e mirati