Damiano Boscaro
Filippa Graniti
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto “ReThink IL5 in T2 inflammation” nasce dall’interesse crescente verso i meccanismi immunologici dell’asma grave e delle patologie T2 eosinofilo mediate. L’Interleuchina-5 (IL-5) è emersa come citochina chiave nell’eosinofilia e nell’infiammazione T2 delle vie aeree. Da questa evidenza, il team Marketing Specialty GSK ha sviluppato un progetto omnichannel per diffondere la scienza emergente sull’IL-5 e l’uso clinico di mepolizumab in patologie come asma grave, CRSwNP, EGPA e HES. Il target: pneumologi, allergologi-immunologi, otorinolaringoiatri e reumatologi. Il progetto evidenzia come questa soluzione terapeutica di GSK possa favorire la remissione clinica, prevenendo il rimodellamento delle vie aeree e la progressione della malattia per una gestione terapeutica più efficace e duratura.
Potrebbe descriverlo brevemente?
“ReThink IL5 in T2 inflammation” è una strategia integrata che trasforma la scienza sull’IL-5 in un’esperienza memorabile per gli specialisti respiratori. Con un approccio omnichannel personalizzato, ha raggiunto i clinici attraverso canali e formati calibrati per massimizzare l’efficacia del messaggio. Le leve attivate includono:
• Attività medico-scientifica
• E-mail 1to1 e campagne segmentate con alti tassi di apertura e conversione
• Simposi e stand congressuali con corner interattivi e contenuti immersivi
• Eventi promozionali focalizzati su remissione clinica e rimodellamento
• Gamification con iPad e video immersivi
• Supporto a programmi educazionali TPE e contenuti localizzati
Il progetto unisce rigore scientifico e creatività, generando awareness ed engagement.
Che risultati avete o volete raggiungere?
L’obiettivo è trasformare la comunicazione scientifica in un’esperienza. Abbiamo raggiunto circa 2.800 specialisti respiratori con un ecosistema omnicanale su misura. Il progetto accompagna il clinico dalla teoria alla consapevolezza terapeutica, promuovendo la remissione clinica come nuovo standard. Il risultato atteso è culturale: ripensare il ruolo dell’IL-5 nell’infiammazione T2 e adottare un approccio terapeutico personalizzato, orientato alla prevenzione del rimodellamento e alla remissione.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Identificare i fattori predittivi di risposta clinica per favorire la remissione e contrastare la progressione della malattia.
Qual è l’aspetto principale dell’Omnichannel & Multichannel che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
L’automazione intelligente, abilitata dall’AI, sarà centrale per generare touchpoint omnicanali personalizzati e veicolare contenuti mirati in base alle preferenze dei medici, massimizzando engagement ed efficacia.