Chiara Gizzi
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea nasce a seguito di una trasformazione organizzativa all’interno del team delle relazioni istituzionali di Lilly Italia e alla luce di una presenza dell’azienda in nuove aree terapeutiche grazie ad una pipeline di Ricerca e Sviluppo innovativa ed ha l’obiettivo di creare e consolidare un network di relazioni tra l’azienda e le associazioni di pazienti, e tra le associazioni stesse, considerate stakeholder, partner e alleati essenziali per rispondere ai bisogni di salute non soddisfatti e migliorare la vita dei pazienti.
Potrebbe descriverlo brevemente?
“RELAZIONI” è una piattaforma istituzionale dedicata esclusivamente alle Associazioni di Pazienti per avviare un percorso pluriennale di condivisione per interpretare le maggiori sfide in sanità. Obiettivo principale è quello di facilitare momenti di contaminazione positiva tra associazioni rappresentative di diverse aree terapeutiche/patologie, nonché di diversa natura organizzativa e focus di attività, e rinforzare attraverso una voce unica le richieste di chi rappresenta i pazienti italiani. Il percorso è stato avviato nel 2024 con un evento di due giorni che si è svolto nella sede Lilly di Sesto Fiorentino e che ha coinvolto circa 25 rappresentanti di associazioni in momenti di approfondimento e workshop con il management dell’azienda, rappresentanti istituzionali ed esperti di sanità, incentrati sui temi dell’equità di accesso alle cure, la comunicazione e health literacy, la digitalizzazione e IA in sanità.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Grazie alla piattaforma “RELAZIONI”, Lilly vuole posizionarsi come facilitatore e abilitatore di competenze attraverso la creazione di reti virtuose di collaborazione e scambio e la partecipazione al dialogo multistakeholder e istituzionale. Nell’edizione 2024 i rappresentanti delle associazioni hanno potuto partecipare ad un evento interattivo e coinvolgente, in cui ognuno potesse essere parte integrante e protagonista, conoscere i processi produttivi di un farmaco grazie alla visita guidata del sito manifatturiero ed esplorare le opportunità delle nuove tecnologie. Un risultato atteso è il proseguimento del percorso, confermato anche dall’edizione 2025 e che continuerà negli anni a venire, e una sempre più ampia consapevolezza del ruolo strategico che i pazienti (e chi li rappresenta) rivestono nel mondo della salute. Per questo un risultato che ci attendiamo nel proseguimento di questo percorso è che sia data più visibilità al lavoro delle associazioni dei pazienti, per far sì che nella popolazione generale aumenti la conoscenza e l’informazione in merito a tutto quello che le associazioni possono fare in ottica di prevenzione e per la salute delle persone con patologie.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
La rappresentatività delle Associazioni pazienti e il loro ruolo è sancito dalla Legge di Bilancio 2025/2027, dove viene prevista la definizione di criteri, da parte del Ministro della Salute e dell’Agenzia Italiana del Farmaco, per la loro partecipazione ai principali processi decisionali in materia di salute. Nella pratica, però, la voce dei pazienti oggi non è ancora completamente integrata nei processi decisionali in maniera strutturale; pertanto, occasioni di confronto con gli attori della sanità sono preziose, così come è importante che le richieste che provengono dalle associazioni abbiano lo spazio e l’attenzione che meritano, soprattutto quando emergono con una voce unica e richieste condivise.
Qual è l’aspetto principale dell’Institutional & Patient Event che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
L’aspetto centrale della piattaforma “RELAZIONI” è sicuramente l’attenzione che poniamo all’ascolto delle associazioni e la condivisione dei temi con loro, nell’ottica di un percorso pluriennale che possa evolvere per rispondere ad esigenze e bisogni concreti. Questo è dimostrato già dalla seconda edizione del progetto, svoltasi a maggio 2025, che ha coinvolto tutte le 16 associazioni partecipanti nella valorizzazione dell’attività di comunicazione verso i diversi interlocutori (pazienti, media, clinici, istituzioni), costruendo insieme un Manifesto che invita tutti i protagonisti del Sistema Salute a considerare il valore della comunicazione promossa da chi rappresenta i pazienti e il contributo che può offrire per una sanità più equa, efficace, accessibile.