#lsea2025

VITOM® EAGLE

Claudia Georgia Banella

Il dispositivo “VITOM® EAGLE” introduce una tecnologia esoscopica avanzata per la chirurgia, che sostituisce il microscopio tradizionale con un sistema a telecamera ad alta definizione, migliorando ergonomia, precisione e condivisione intraoperatoria. A realizzarlo è KARL STORZ Italia e noi ne abbiamo parlato con Claudia Georgia Banella, Managing Director dell’azienda.

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Vogliamo affermare il VITOM® EAGLE come tecnologia rivoluzionaria nel panorama della neurochirurgia, dell’otorinolaringoiatria e delle discipline affini, valorizzando le sue caratteristiche distintive in termini di ingrandimento avanzato, elevata precisione, imaging a fluorescenza e perfetta integrazione con i sistemi laser a CO₂. 

Potrebbe descriverlo brevemente?
VITOM® EAGLE rivoluziona la microscopia trasformandola in esoscopia, sostituendo il tradizionale microscopio con oculari con un sistema a telecamera ad alta definizione montata esternamente. 

Grazie a questa innovazione, i chirurghi non osservano più il campo operatorio attraverso gli oculari, ma lo visualizzano su monitor di grandi dimensioni, beneficiando di: 

  • Ergonomia migliorata: consente un approccio chirurgico più naturale, in posizione eretta. 
  • Visualizzazione condivisa: tutto il team operatorio può osservare in tempo reale la stessa immagine ad alta risoluzione. 
  • Ingrandimento avanzato: zoom ottico e digitale fino a 12x. 
  • Integrazione tecnologica: compatibilità con imaging alla fluoresceina, sistemi laser CO₂ e integrazione dei segnali per una maggiore precisione e versatilità. 

Questa evoluzione tecnologica favorisce un ambiente chirurgico più collaborativo, preciso e all’avanguardia. 

Che risultati avete o volete raggiungere?
Il progetto mira a raggiungere diversi risultati strategici: 

  • Impatto clinico: migliorare la precisione chirurgica e gli esiti per i pazienti, in particolare in ambito neurochirurgico, grazie a una visualizzazione avanzata e all’utilizzo delle fluorescenze come la Fluoresceina per le resezioni tumorali. 
  • Leadership tecnologica: posizionare KARL STORZ come pioniere nella chirurgia esoscopica, evidenziando l’integrazione esclusiva tra imaging ad alta definizione e compatibilità con laser a CO₂. 
  • Valore formativo: favorire una formazione più efficace e una collaborazione più stretta tra i team chirurgici, grazie alla visualizzazione condivisa e agli strumenti digitali per l’insegnamento. 
  • Espansione del mercato: promuovere l’adozione del sistema VITOM® EAGLE presso ospedali e centri chirurgici, dimostrandone i vantaggi ergonomici, clinici ed economici.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Aree di sviluppo strategicoNonostante i significativi progressi già ottenuti, il progetto identifica alcune aree chiave da potenziare ulteriormente: 

  • Validazione clinica estesa: ampliare l’applicazione dell’esoscopia a un numero maggiore di specialità chirurgiche oltre la neurochirurgia e l’otorinolaringoiatria. 
  • Visualizzazione assistita da intelligenza artificiale: integrare soluzioni di AI per supportare il riconoscimento anatomico e il processo decisionale in tempo reale. 
  • Miniaturizzazione e mobilità: rendere i sistemi più compatti e facilmente adattabili a diversi ambienti chirurgici. 
  • Strumenti formativi avanzati: sviluppare piattaforme educative immersive basate su realtà aumentata e simulazione. 

Integrazione dei dati: connettere l’imaging esoscopico ai dati clinici del paziente e ai sistemi di pianificazione chirurgica, per una visione più olistica del processo 

Quali ritiene siano gli unmet needs di questa area terapeutica?
Nonostante i progressi compiuti, permangono diverse necessità non ancora pienamente soddisfatte nel campo della neurochirurgia e dell’otorino e delle altre specialità chirurgiche: 

  • Differenziazione tissutale in tempo reale: i chirurghi necessitano di strumenti più precisi per distinguere tra tessuto sano e patologico durante l’intervento. 
  • Accesso minimamente invasivo con visibilità ottimale: combinare tecniche mininvasive con una visualizzazione eccellente rappresenta ancora una sfida, soprattutto in aree anatomiche profonde o complesse. 
  • Formazione standardizzata: fornire sistemi esoscopici per programmi di training pratico contribuirà a migliorare la preparazione chirurgica e a favorire l’adozione diffusa di questa nuova tecnologia di imaging. 
  • Supporto decisionale basato sui dati: l’integrazione dell’imaging esoscopico 4K3D con intelligenza artificiale e strumenti analitici potenzierà il processo decisionale intraoperatorio. 
  • Integrazione del flusso di lavoro: promuovere l’interoperabilità tra sistemi di imaging, strumenti di navigazione e infrastrutture IT ospedaliere per un workflow chirurgico fluido e connesso. 


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