Marta Pernarella
Sabrina Freni
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Sabrina Freni (SF): L’idea di “Abituati a Proteggerti” nasce proprio dalla volontà di tutelare la popolazione adulta e fragile, offrendo strumenti e conoscenze per affrontare in modo consapevole la stagione autunno-inverno. Spesso si tende a pensare che durante i mesi più freddi il rischio principale sia l’influenza, ma in realtà è questo il periodo in cui diversi virus e batteri – tra cui RSV, Pneumococco, Covid e influenza – rappresentano una seria minaccia per la salute respiratoria. La campagna si rivolge dunque a chi, per età o condizioni di salute, è più vulnerabile, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle diverse infezioni e delle possibilità di prevenzione, in particolare attraverso la vaccinazione.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Marta Pernarella (MP): “Abituati a Proteggerti” è una campagna multicanale che, giocando sull’idea di stagionalità, invita la popolazione a informarsi sui rischi legati alle malattie infettive respiratorie e sulle possibilità di prevenire le forme gravi attraverso la vaccinazione. In questo contesto, la vaccinazione viene proposta come una nuova abitudine di benessere, integrata in uno stile di vita sano e consapevole. Per massimizzare l’impatto e raggiungere un pubblico il più ampio possibile, abbiamo selezionato e sviluppato una strategia che comprende sia i principali canali tradizionali che digitali, individuando inoltre i punti critici di contatto come le farmacie e le sale d’attesa, fondamentali per la sensibilizzazione diretta. La campagna ha ricevuto l’approvazione del Ministero della Salute e il patrocinio di sette tra le principali società scientifiche e associazioni di categoria, a testimonianza della sua rilevanza e autorevolezza nel panorama della prevenzione sanitaria.
Che risultati avete o volete raggiungere?
(SF): Abbiamo raggiunto degli ottimi risultati, superiori alle aspettative, segno che serviva una campagna d’informazione trasversale sulle patologie respiratorie. Ecco alcuni dati: circa 43 milioni di impressions sui social con un CPC di 0,26€ ed una readership di 31 milioni attraverso una campagna che ha coinvolto 24 testate per una reach totale della campagna del 63% sul target selezionato.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
(MP): Un obiettivo fondamentale resta quello di informare in modo corretto e puntuale, sfruttando appieno le potenzialità offerte dai nuovi canali digitali e tradizionali, affinché tutti gli attori della Sanità Pubblica possano contribuire a una comunicazione chiara, completa e coerente. È essenziale trasmettere il valore della vaccinazione nell’adulto, evidenziandola come uno degli strumenti fondamentali – insieme a esercizio fisico e alimentazione sana – per preservare nel tempo un’elevata qualità della vita e una maggiore autonomia, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione.
Qual è l’aspetto principale della Media Communication Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
(SF): Ritengo che la chiave del successo di una campagna di comunicazione sanitaria, oggi e negli anni a venire, risieda nella capacità di trasmettere messaggi semplici, chiari e facilmente fruibili, studiati appositamente per le esigenze di specifiche popolazioni. È importante parlare la lingua delle persone, utilizzando esempi concreti e consigli pratici che possano essere realmente compresi e applicati nella vita quotidiana. Solo così si può generare fiducia, stimolare l’adesione alle raccomandazioni e favorire comportamenti virtuosi in materia di prevenzione.