Elena Busetto
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il concetto di One Health riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e dell’ecosistema, sostenuto anche dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea. Medtronic pone la sostenibilità al centro delle proprie strategie, puntando a creare un impatto positivo con tecnologie sanitarie innovative, attenzione all’ambiente e comunità inclusive. Da questi valori nasce il progetto “One Health: i tanti volti della sostenibilità”, ideato e promosso da Medtronic Italia rivolto alle nuove generazioni e agli insegnanti, per promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e sociale.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Il progetto è un’iniziativa gratuita di educazione civica digitale, dedicata agli insegnanti e agli studenti dai 13 ai 18 anni di tutte le scuole italiane, in linea con le nuove Linee guida ministeriali per l’Educazione Civica. L’obiettivo è educare a una maggiore consapevolezza sulla correlazione tra salute e cambiamenti climatici, stili di vita sostenibili, innovazione come leva di sostenibilità e inclusione sociale in particolare in ambito sanitario. Per fare questo abbiamo voluto unire competenze profit, Università e mondo non profit per un fine comune a beneficio del futuro di tutti, pertanto abbiamo collaborato con stakeholders di eccellenza come ALTIS Graduate School of Sustainable Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’associazione LEADS – Donne Leader in Sanità, Cittadinanzattiva e Civicamente, società benefit che ha creato la piattaforma educazionedigitale.it e accreditata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per la formazione del personale della scuola. Da febbraio 2024, i docenti possono usare materiali interattivi e metodologie innovative come CLASSTER per integrare i temi di sostenibilità nei programmi scolastici, stimolando la riflessione e la consapevolezza nelle nuove generazioni, esortandoli alla riflessione e debellando prese di posizione basate su una scarsa conoscenza dell’argomento ai fini dell’apprendimento e una trasformazione culturale attiva.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Il lancio del progetto è avvenuto in due fasi vista la ricchezza di contenuti e per permettere agli insegnanti di avere il tempo di focalizzarsi sui diversi contenuti e suddividerli anche in più anni scolastici a partire dal febbraio 2024, e con la consapevolezza che questo progetto rimarrà disponibile gratuitamente per i prossimi anni. A marzo 2025 si erano già raggiunti 562 insegnanti in 517 scuole arrivando così a 20.675 studenti dichiarati. Questi risultati, monitorati digitalmente, sono in costante crescita vista la tematica e i contenuti molto diversificati. A luglio 2025 si sono raggiunti infatti 783 insegnanti per un totale di 722 scuole e 22.837 studenti. Dal punto di vista comunicativo sono stati pubblicati 199 articoli e con una readership di 21.648.300 accessi unici mensili.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
In ambito sostenibilità c’è moltissimo da sviluppare, è una lunga trasformazione culturale che coinvolge governi, istituzioni, mondo profit e non profit, cittadini di ogni età, e siamo ancora in una fase iniziale. Come aziende ci stiamo impegnando sia partendo da piani di decarbonizzazione sia da progetti per migliorare gli impatti, oltre che con la rendicontazione trasparente dell’impatto ESG nei bilanci di sostenibilità, ma è importante che ogni settore, ogni stakeholder, ogni individuo porti un concreto e misurabile contributo positivo.
Qual è l’aspetto principale del CSR Project che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
La CSR è necessariamente connessa con la responsabilità ambientale in quanto la salute delle persone è strettamente correlata a quella del nostro pianeta. Finché non si arriverà a un impegno condiviso su entrambi i fronti, i risultati rimarranno limitati a specifiche realtà, pertanto ogni attività, progetto, che vada in tale direzione è importante per il nostro futuro.