#lsea2025

Gastric Cancer Challenge

Valentina Bosio
Paola Zamboni

Il progetto “Gastric Cancer Challenge” è un’iniziativa che promuove l’adozione di innovazioni terapeutiche e diagnostiche per il carcinoma gastrico, con l’obiettivo di favorire un accesso equo e sostenibile alle cure. A realizzarlo è Astellas Pharma e noi ne abbiamo parlato con Valentina Bosio, Value and Access Lead – Precision Medicine, e Paola Zamboni, Senior Medical Manager Oncology. Parte del team anche: Antonella Di Lorenzo, Patient Advocacy & External Communications Lead; Davide Lodola, Italy Insights & Strategy Partner; Ilaria Napoli, Manager Regulatory Affairs; Elisa Durante, Brand Manager A parlarcene è stata Lucrezia de Santis, Hospital Marketing Lead.

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il progetto Gastric Cancer Challenge” nasce dalla consapevolezza che il carcinoma gastrico rappresenta una delle forme tumorali più aggressive e difficili da trattare, con una prognosi spesso infausta e un significativo impatto sulla qualità di vita dei pazienti. L’innovazione terapeutica ha introdotto nuove opportunità di trattamento, ma comporta sfide complesse sia sul piano organizzativo che economico, richiedendo un’attenta valutazione della sostenibilità dei percorsi assistenziali. Il progetto si rivolge agli stakeholder coinvolti nel percorso di cura dei pazienti affetti da carcinoma gastrico – oncologi e chirurghi, anatomopatologi, farmacisti ospedalieri, associazioni di pazienti – con l’obiettivo di promuovere la collaborazione multidisciplinare, facilitare l’adozione delle innovazioni diagnostico-terapeutiche e ottimizzare l’accesso alle terapie. 

Potrebbe descriverlo brevemente?
Il progetto si articola come un percorso strutturato che unisce ricerca scientifica, confronto multidisciplinare e attività di comunicazione. L’obiettivo principale è garantire un accesso equo e tempestivo alle terapie innovative per il carcinoma gastrico, affrontando le sfide legate alla diagnosi precoce, alla sostenibilità dei test e all’adozione delle nuove opzioni terapeutiche. Per farlo, è stato costruito un network di esperti, capace di individuare le criticità più urgenti e tradurle in proposte concrete. Accanto all’elaborazione di un Report scientifico, il progetto prevede la realizzazione di webinar, newsletter e una piattaforma digitale, strumenti che permettono di diffondere conoscenze e condividere esperienze. In questo modo, il progetto non è solo un esercizio di analisi, ma un vero laboratorio di collaborazione e innovazione, che contribuisce a delineare modelli di presa in carico più efficaci e sostenibili, sempre con il paziente al centro 

Che risultati avete o volete raggiungere?
Il progetto ha messo il paziente al centro, creando un network di oltre 150 membri tra clinici, istituzioni e associazioni. Il Report del Comitato Scientifico ha individuato driver e ostacoli nella gestione della patologia, raggiungendo circa 1000 stakeholder. Cinque webinar tematici hanno approfondito biomarcatori, endoscopia, nutrizione e sostenibilità dei test, con un ampio coinvolgimento della comunità scientifica, mentre cinque newsletter hanno portato contenuti mirati a oltre 1000 destinatari ciascuna. La piattaforma digitale Gastric Cancer Challenge” ha reso accessibili le risorse, diventando punto di riferimento per aggiornamenti e letteratura scientifica. L’Expert Meeting ha dato voce ai pazienti e stimolato il dialogo con istituzioni e clinici, traducendo testimonianze ed esperienze in azioni concrete. La comunicazione multicanale ha amplificato i messaggi, consolidando il progetto come modello di eccellenza nella collaborazione e nell’innovazione terapeutica. 

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
La sfida più grande resta garantire che ogni paziente possa accedere alle terapie più innovative in modo equo e sostenibile. Occorre lavorare sul rimborso dei test diagnostici, sulla diffusione delle nuove terapie e sull’ottimizzazione dei percorsi assistenziali. Il progetto dimostra come sia possibile trasformare dati ed evidenze in strategie concrete, favorendo il dialogo tra clinici, istituzioni e stakeholder, e costruendo percorsi di cura più efficaci, personalizzati e davvero centrati sulla persona. 

Qual è l’aspetto principale del Market Access & Pubblic Affair che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Nei prossimi anni sarà cruciale integrare evidenze scientifiche, real-world data e strategie di comunicazione per garantire un accesso rapido e sostenibile alle innovazioni terapeutiche. Non basterà introdurre una nuova terapia: sarà necessario dimostrarne il valore in termini clinici, economici e sociali e saperlo trasmettere con chiarezza agli stakeholder. Market Access e Public Affairs avranno un ruolo strategico nel trasformare l’innovazione in beneficio concreto, assicurando che nessun paziente resti indietro. 

MAT-IT-NON-2025-00145, settembre 2025



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