206 – Nuzzi (Viatris): “I corsi FAD rappresentano una valida opzione per l’aggiornamento professionale”

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Il paziente con
dolore in farmacia

Vincenzo Nuzzi

“Il paziente con dolore in farmacia” è un corso di formazione dedicato ai farmacisti, realizzato con il contributo non condizionante di Viatris, con l’obiettivo di supportare l’empowerment di questa figura professionale sia sugli aspetti farmaco-terapeutici e clinici sia sulla relazione e comunicazione con il paziente in ambito dolore. Ne abbiamo parlato con Vincenzo Nuzzi, Marketing Lead di Viatris. Parte del team anche Damian Stankiewicz, Brand Manager, e Anne-Marie Van De Kieft, Head of Consumer & Pharma Marketing, Digital Engagement.

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Il dolore è un’esperienza complessa in cui la relazione con il farmacista può giocare un ruolo fondamentale per interpretare al meglio le necessità ed il bisogno di cura del paziente. Ci impegniamo costantemente nella proposizione di progettualità in grado di portare valore alla farmacia del domani, e sposando questo progetto formativo in area dolore, abbiamo voluto supportare il farmacista nell’evoluzione della sua figura professionale in modo da rafforzare il suo importante ruolo di primo riferimento per la salute.

Potrebbe descriverlo brevemente?
L’obiettivo del progetto è quello di supportare l’empowerment del farmacista sia sugli aspetti farmaco-terapeutici e clinici sia sulla relazione e comunicazione con il paziente, in un unico format interattivo che possa risultare ingaggiante e coinvolgente.
Si tratta di un corso innovativo con chatbot interattivo che consiste in cinque simulazioni di possibili dialoghi tra un farmacista virtuale e un cliente virtuale con dolore. Il dialogo è strutturato in modo da formare e preparare il farmacista riguardo a quali domande fare per individuare il problema, capire l’intensità e la tipologia del dolore, evitare interazioni con eventuali altre terapie e infine decidere il trattamento più corretto.

Che risultati avete o volete raggiungere?
I risultati che stiamo raggiungendo sono molto positivi.
Il corso sembra stia riuscendo nel suo obiettivo di trasferire informazioni di valore e formare i farmacisti nel rapporto con i pazienti, grazie anche alla modalità innovativa di fruizione che è stata apprezzata e ritenuta molto utile dai partecipanti per il loro sviluppo professionale.
Il 98% ha infatti valutato rilevante gli argomenti trattati rispetto alle sue necessità di aggiornamento.

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
In ambito dolore, così come in tante altre situazioni, il farmacista può certamente giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella gestione dei disturbi attraverso il consiglio competente e qualificato. L’offerta formativa proposta al farmacista è molto variegata ma spesso ha il limite di proporre contenuti con una scarsa valenza pratica, senza un grande valore aggiunto per l’attività quotidiana al banco e spesso le modalità di fruizione non sono particolarmente innovative né tantomeno ingaggianti.
È importante quindi supportare e valorizzare quei progetti formativi che offrano contenuti di valore in grado di arricchire il consiglio qualificato del farmacista magari attraverso delle modalità di fruizione interattive, dinamiche e coinvolgenti in cui si possa sentire protagonista della sua formazione.

Qual è l’aspetto principale dell’ECM Education Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Il tempo è diventato e diventerà sempre più un valore molto rilevante. I corsi FAD rappresentano in questo senso una valida opzione per l’aggiornamento professionale. Per contro però in un corso di formazione a distanza spesso l’interazione e la praticità intrinseca vengono meno rispetto ad un corso in presenza. La sfida sarà quella di proporre progetti formativi a distanza che risultino efficaci quanto quelli in presenza attraverso la scelta di contenuti che offrano un reale valore aggiunto per l’attività professionale quotidiana e attraverso format di comunicazione innovativi e ingaggianti che sicuramente nasceranno dalle numerose opportunità che le tecnologie digitali saranno in grado di offrire.

 



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