Lorlatinib di Pfizer è un farmaco per la cura del tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) ALK+. Ne abbiamo parlato con Elisabetta Schiroli Sr Commercial Strategy Manager. Parte del team anche Mariangela Baiocchi P&R Strategy Sr Manager, Bruno Gori sr Medical Affair Scientist e Cristian Stefenoni Strategic Healthcare Lead
Qual è l’impegno della sua azienda in questa area terapeutica?
Pfizer è da sempre in prima linea nella lotta contro i tumori. Il suo impegno è quello di migliorare la conoscenza scientifica per fare la differenza nella vita delle persone che convivono con il cancro. Con lorlatinib, Pfizer continua il suo impegno nel fornire soluzioni volte a rispondere ai bisogni terapeutici insoddisfatti dei pazienti affetti da tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) per la patologia LK+.
A chi si rivolge il vostro prodotto?
Lorlatinib è destinato ai pazienti adulti affetti da cancro del polmone non a piccole cellule (Non-Small Cell Lung Cancer, NSCLC) in stadio avanzato ALK+
Perché ritiene sia innovativo?
Lorlatinib risponde a un bisogno terapeutico insoddisfatto per i pazienti con tumore al polmone ALK+. La sua innovatività consiste nel dare la possibilità ai pazienti di poter continuare il proprio percorso terapeutico con un farmaco innovativo personalizzato per la loro patologia.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Il nostro impegno è quello di rispondere ai bisogni dei pazienti favorendo la loro qualità di vita.
Quali ritiene siano gli unmet need di questa area terapeutica?
Fino a poco tempo fa non esisteva alcuna terapia specifica per le pazienti con tumore al polmone in seconda linea ALK+ e lorlatinib rappresenta una soluzione per soddisfare questo bisogno.