Un progetto pensato per capire le esigenza della sanità di domani. È “Indagine sul futuro della sanità post emergenza COVID-19” di Boehringer Ingelheim. Abbiamo chiesto di approfondire l’argomento ad Antonio Mazzola, Healthcare Affairs Manager e Project Lead. Fanno parte del team Andrea Borraccini: Healthcare Affairs Lead, Michela Gerosa, Healthcare Affairs Manager e Simonetta Pastori, Market Access and HCA assistant. Il progetto ha visto la collaborazione di oltre 200 persone appartenenti alle direzioni Marketing, Medica, Sales, Governmental Affair e delle enabling functions Legal&Compliance, servizio scientifico e Purchasing
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto?
A fine 2019 eravamo pronti a lanciare delle progettualità innovative per una migliore gestione del paziente cronico co-costruite con gli Stakeholder del sistema sanitario ma a febbraio 2020 è arrivata la pandemia. In quel momento ci rendevamo conto che il mondo intorno a noi stava cambiando, che non sarebbe più tornato quello di prima, e che le soluzioni che avevamo disegnato facevano parte di un quadro che apparteneva al passato. Bisognava guardare al futuro, capire in anticipo cosa sarebbe cambiato durante e dopo la pandemia, per costruire per tempo una nuova strategia. A maggio 2020 abbiamo deciso di lanciare il progetto “Indagine sul futuro della sanità post emergenza COVID-19”, non una survey che avremmo potuto acquisire da una delle tante agenzie, ma un vero progetto di collaborazione con gli attori del sistema che ci consentisse di interrogarci internamente e di interrogare i nostri interlocutori su quali fossero le nuove priorità del sistema salute in Italia e capire insieme gli ambiti in cui agire come azienda.
A chi si rivolge il vostro progetto?
Ai principali Stakeholder operanti nell’ecosistema sanitario nazionale, con un focus in particolare sulla gestione del paziente con cronicità e con fibrosi polmonare.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Il Progetto era finalizzato ad indagare le principali criticità, i driver di cambiamento organizzativo e i criteri di evoluzione dello scenario regolatorio sanitario italiano alla luce dell’emergenza COVID-19, e a identificare potenziali soluzioni volte all’ottimizzazione dell’organizzazione sanitaria attraverso 4 fasi di progetto: costituzione di un Comitato Scientifico rappresentativo di tutti gli Stakeholder; coinvolgimento attivo degli Stakeholder di interesse attraverso una survey qualitativa ed una quantitativa; predisposizione di un documento di posizionamento; attivazione di progettualità Health Value Based coerenti con i risultati della survey.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Comprensione delle priorità, barriere e driver di cambiamento del sistema che potessero rappresentare le nostre sfide per le progettualità da implementare.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Implementare progetti di partnership pubblico privato per supportare il contesto delle Aziende Sanitarie Locali nel miglioramento della governance clinica dei propri pazienti, coerentemente con le principali priorità evolutive definite nell’ambito del PNRR-Missione Salute e con gli ambiti di miglioramento, in termini di appropriatezza, stabiliti a livello locale, attraverso azioni mirate basate su una Balanced Scorecard e su un framework di segmentazione della popolazione dedicato, e finalizzate a favorire una presa in carico multidisciplinare del paziente, secondo un approccio guidato da logiche di change management.
Qual è l’aspetto principale del Market Access & Public Affair che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
a capacità di attivare progetti di collaborazione pubblico-privato che possano contribuire ad un utilizzo delle risorse del PNRR mirando non solo alla realizzazione delle infrastrutture previste, ma soprattutto a creare un reale valore di salute per il paziente incrementale rispetto al pre-covid.