#lsea2025

Dynamic
Profiling

Marta Fretti

Il progetto “Dynamic Profiling” è un’iniziativa di Bayer volta a migliorare la rilevanza e l’efficacia delle comunicazioni rivolte ai clinici, grazie a machine learning e dashboard interattive. Il progetto è stato illustrato da Marta Fretti, Analytics & AI Manager di Bayer S.p.A. parte del team Matteo Crespi, Data Scientist, Chiara Di Gerardo, Customer Insight Manager, Lorenzo Rendace, Customer Insight Advisor, Marco D'Epifanio, Customer Insight Advisor, Daniele Nardini, Customer Insight Manager, Mattia Streparola, Customer Insight Advisor, e Claudio Raffone, Customer Insight Advisor.

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea nasce dalla necessità di affrontare un contesto in cui i clinici e i professionisti della salute sono sommersi da una quantità crescente di informazioni provenienti da fonti diverse (social media, pubblicazioni scientifiche, newsletter, conferenze online): diventa cruciale offrire contenuti personalizzati e pertinenti, che rispondano a bisogni reali e concreti. Il progetto si rivolge quindi ai clinici operanti nelle diverse aree terapeutiche d’interesse per Bayer Pharma Italia, con l’obiettivo di migliorare la rilevanza e l’efficacia delle comunicazioni aziendali. 

Potrebbe descriverlo brevemente?
Il progetto “Dynamic Profiling” mira a creare profili dinamici dei clinici basati sui loro interessi, abitudini e risposte a survey di profilazione. Attraverso l’automazione e l’uso di algoritmi di machine learning, il sistema raccoglie e analizza i dati, genera profili, ne studia la distribuzione territoriale e definisce azioni personalizzate. Il tutto è supportato da dashboard interattive che permettono il monitoraggio continuo e l’adattamento delle strategie di comunicazione. 

Che risultati avete o volete raggiungere?
I risultati raggiunti includono: 

  • Eliminazione dell’effort manuale, con un risparmio di circa tre settimane per brand per la costruzione dei profili. 
  • Aggiornamento automatico e continuo dei profili clinici, basato sulle loro interazioni, per garantire sempre contenuti pertinenti. 
  • Maggiore autonomia dell’organizzazione grazie a dashboard intuitive che permettono di monitorare e analizzare in modo efficace le campagne personalizzate per ciascun profilo. 
  • Accesso a contenuti più rilevanti per i clinici, in linea con i loro interessi e bisogni professionali. 
  • Aumento dell’engagement e della soddisfazione dei clinici nelle interazioni con l’azienda. 

Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Dovremo continuare a lavorare sull’ampliamento della copertura territoriale e terapeutica al fine di raccogliere nuove preferenze su clinici attualmente non coperti e sull’integrazione dei feedback dei clinici per migliorare l’efficacia delle azioni personalizzate. Inoltre, sarà fondamentale continuare a monitorare l’evoluzione degli interessi e delle competenze dei clinici per mantenere alta la rilevanza delle comunicazioni. 

Qual è l’aspetto principale del Digital Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
L’uso dell’AI sarà l’aspetto chiave. Le campagne digitali dovranno essere sempre più capaci di adattarsi in tempo reale ai cambiamenti dei comportamenti e degli interessi dei clinici. L’uso intelligente dei dati, l’automazione e la capacità di generare contenuti mirati saranno fondamentali per mantenere l’engagement e costruire relazioni di valore tra azienda e professionisti della salute. 



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