Un progetto pensato con l’obiettivo di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del cancro al seno e sul ruolo fondamentale della diagnosi precoce. È “Saugella Diverse ma Uguali” realizzato da Viatris e di cui abbiamo parlato con Irene Picazio, responsabile per il portfolio Personal and Babycare in qualità di Category Lead. Parte del team anche Carola Cravedi, Junior Brand Manager e Anne-Marie Van de Kieft, Head of Marketing BU Consumer & Pharma Care & Digital Engagement Italia.
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto?
L’ultimo anno e mezzo ha generato grandi cambiamenti nella vita di tutti noi e purtroppo con questa situazione generata dal Covid-19 molti ospedali e strutture sanitarie hanno cancellato interventi o posticipato esami di screening, tra cui anche quelli legati alla prevenzione del tumore al seno. Questo ha inevitabilmente portato ad un aumento nell’ultimo anno dei casi poiché non diagnosticati in tempo. Saugella, vicina al benessere di ogni donna, ha creato questo progetto, nato dalla collaborazione con Europa Donna Italia, per farsi portavoce di un messaggio di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno in un momento storico in cui le patologie non Covid sono drammaticamente passate in secondo piano.
A chi si rivolge il vostro progetto?
A tutte le donne in ogni fascia d’età. Si pensa infatti erroneamente che il tumore al seno colpisca le donne over 50, ma non è così purtroppo. Ecco perché la prevenzione è importante.
Potrebbe descriverlo brevemente?
L’obiettivo è quello di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del cancro al seno e sul ruolo fondamentale della diagnosi precoce. Abbiamo creato uno special pack “Saugella Diverse ma Uguali” e chiesto ai consumatori di condividere sui propri social l’adesivo apposto sul pack a forma di seno al fine di rendere virale il messaggio. Inoltre, con lo scopo di educare le donne più giovani alla corretta autopalpazione, abbiamo realizzato delle stories su Instagram che, tap dopo tap, spiegavano i passaggi cruciali, mettendo in scena alcuni parallelismi tra i movimenti di palpazione e le interazioni tipiche delle storie.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Abbiamo raggiunto quasi 8 milioni di donne e coinvolto oltre 5.000 farmacie.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Non bisogna dare per scontata la prevenzione in giovane età: dovrebbe cominciare a partire dai 20 anni con controlli annuali del seno eseguiti da uno specialista senologo e continuare con ecografie e mammografie una volta superati i 45-50 anni.
Qual è l’aspetto principale del Consumer Health che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Le persone sono sempre più attente alla propria salute e consapevoli dell’impatto delle scelte di vita individuali sulla loro salute e sulla salute degli altri. Questa crescente consapevolezza ha il potenziale di trasformare il modo in cui pensiamo all’assistenza sanitaria, diventando noi stessi i primi sostenitori della nostra salute. Abbiamo un consumatore più esigente che vuole documentarsi su quello che c’è oltre al prodotto. La sostenibilità, i valori e l’impegno aziendale stanno diventando un elemento imprescindibile. Le nuove opportunità digitali, compresi i servizi personalizzati di self–care e le piattaforme di e–commerce, possono aprire nuovi modi per raggiungere clienti, offrendo opzioni di trattamento più personalizzate: durante la pandemia, i consumatori hanno cercato prodotti che supportassero la salute quotidiana e aiutassero a prevenire malattie evitabili e questo trend è in continua crescita perché al di là della pandemia, i consumatori sono alla ricerca di soluzioni di auto-cura convenienti, facili da ottenere e facili da usare per prendersi cura di se stessi a casa.