Elisa Greco
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
Parlare del tumore della prostata metastatico è fondamentale. Spesso questa malattia è avvolta da silenzio e paura, e discuterne apertamente permette di sensibilizzare, educare e promuovere la ricerca. La consapevolezza è la prima difesa, e la condivisione delle esperienze può fornire conforto e speranza. Il tumore della prostata metastatico è un nemico implacabile, è la fase avanzata di una lotta che si affronta non solo a livello fisico, ma anche con forti ripercussioni a livello psicologico e di intimità con il proprio partner. Da qui nasce “Men’s Pro”, la campagna di sensibilizzazione per far sentire gli uomini affetti da tumore prostatico metastatico parte di una grande squadra. ‘PRO’ non solo come prostata, ma per ricordare che, anche con un carcinoma prostatico metastatico, un uomo non si arrende mai.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Lanciata ad Aprile a Milano, “Men’s Pro” è una campagna di disease awareness sul carcinoma prostatico metastatico, sviluppata in collaborazione con Europa Uomo, con il patrocinio delle società scientifiche SIUrO e SIU, e con la partecipazione della Squadra Nazionale Italiana Rugby. Rivolta ai pazienti, ai loro bisogni e alla loro condizione di vita, la campagna “Men’s Pro” racconta, attraverso un parallelismo con le azioni del rugby, le diversi fasi della malattia dal punto di vista del paziente, del caregiver, dei clinici esperti (oncologi e urologi) e del team multidisciplinare. La campagna è volta a sensibilizzare un target esteso, parlando a chi è coinvolto nelle diverse fasi di malattia (pazienti, caregiver, oncologi, general public). Il progetto è ospitato all’interno di una sezione dedicata nel sito Pfizer.it ed è stato veicolato attraverso un piano di comunicazione media e social che ha previsto la diffusione di approfondimenti sulle varie fasi del journey del paziente con carcinoma prostatico metastatico. Questi temi sono stati trattati attraverso delle videopillole realizzate a cura di oncologi di riferimento della patologia a livello nazionale, affiancati da esperti del team multidisciplinare quali urologo, psico-oncologo e nutrizionista.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Dal lancio della campagna, il progetto ha avuto un’esposizione mediatica e social di altissimo livello raggiungendo milioni di cittadini, ottenendo 59 uscite totali (articoli o servizi) sulle principali testate giornalistiche e di informazione con oltre 17 milioni di readership in meno di mese, e oltre 21 milioni di impression sui social, 70mila click, e più di 5 milioni di video views.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Nell’ambito dell’informazione al paziente sul tumore metastatico della prostata ci sono ancora diversi unmet need. In particolare, sarebbe importante garantire che i pazienti abbiano accesso a informazioni accurate e aggiornate sulla fase metastatica della malattia, e che comprendano a pieno la loro condizione e le opzioni di trattamento disponibili attraverso una corretta ed efficace comunicazione medico-paziente, che li incoraggi a partecipare attivamente alle decisioni riguardanti il loro trattamento.
Inoltre, questi pazienti possono affrontare sfide emotive significative. È dunque importante fornire loro un adeguato supporto psicologico. Non solo; coinvolgere i loro caregiver e le famiglie può essere di grande aiuto nel fornire un supporto emotivo adeguato.
Qual è l’aspetto principale della Patient Advocacy Campaign che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Non solo continuare con la sensibilizzazione e l’educazione sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce della malattia, ma soprattutto fornire degli strumenti per affrontare la fase avanzata di questa malattia. Infatti, il tumore alla prostata è il tumore più frequente nella popolazione maschile nei paesi occidentali e in Italia riguarda oltre mezzo milione di pazienti. Di questi circa il 5% soffre della forma metastatica della malattia. Il carcinoma prostatico metastatico, pur nella sua complessità, oggi può essere trattato grazie alla crescente disponibilità di opzioni terapeutiche innovative. In questo contesto, Pfizer Oncologia si posiziona come sempre in primo piano nella lotta ai tumori genito-urinari con lo sviluppo di trattamenti innovativi ed efficaci.