Luca D’Alesio
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
La gestione integrata e tempestiva delle emergenze e l’appropriatezza di cura sono alla base della buona pratica clinica per i Medici d’Emergenza Urgenza, tra i primi responsabili della diagnosi differenziale e trattamento delle patologie tempo-dipendenti come le patologie trombotiche. Il corso è stato creato da KEE di carattere nazionale per erogare una formazione altamente efficace nel fornire strumenti operativi, volti a migliorare la pratica clinica quotidiana in Pronto Soccorso. La proposta di sponsorizzazione, ricevuta dal provider, è stata ritenuta di elevato valore scientifico ed essendo in linea con la strategia di area terapeutica, si è deciso di supportare il progetto formativo.
Potrebbe descriverlo brevemente?
Il Corso, erogato dal provider, tramite l’utilizzo di software clinici, simulatori di ultima generazione ed un ambiente ospedaliero simulato realistico, permette di calare i discenti in una realtà immersiva e multimodale, in grado di riproporre fedelmente la complessa gestione delle patologie trombotiche e le relative disfunzioni d’organo, per consentire di migliorare la performance attraverso un programma di training standardizzato e sicuro. Il format didattico, con numerose attività pratiche interattive effettuate in piccoli gruppi, permette un’esperienza formativa immersiva e altamente efficace.
Che risultati ha raggiunto il progetto o quali si vogliono raggiungere?
Al fine di valutare l’interesse dei discenti, il provider ha fornito le seguenti informazioni. Il corso, giunto alla terza edizione, ha permesso a 180 giovani specialisti di migliorare sensibilmente le conoscenze e le tecniche di diagnosi differenziale, essenziali nella pratica clinica in Pronto Soccorso per patologie frequenti quali l’Embolia Polmonare. Il confronto tra giovani partecipanti di tutte le regioni ha inoltre permesso uno scambio di esperienze su come adattare i percorsi diagnostico terapeutici sulla base dei modelli organizzativi spesso molto differenti tra loro. Il 98% dei partecipanti giudica il corso molto rilevante per le proprie necessità formative, ed il 96% degli stessi ritiene il programma scientifico eccellente o buono.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Gli specialisti in Medicina d’Urgenza che operano nei Pronto Soccorso in Italia sono sottoposti a crescenti difficoltà operative in un setting clinico molto specifico, che differisce da quello degli altri reparti. Ulteriori opportunità formative dedicate e specificatamente elaborate sono alla base del miglioramento della capacità di affrontare emergenze quali le patologie trombotiche. È importante quindi supportare e valorizzare quei progetti formativi che offrono contenuti di valore, in maniera immersiva e ricca di confronto, in grado di contribuire al miglioramento della pratica clinica in Pronto Soccorso.
Qual è l’aspetto principale dell’ECM Education Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Coniugare un elevato livello di approfondimento scientifico in modalità “real life”, con tecnologie sempre più ingaggianti è la sfida principale della formazione medico scientifica del prossimo futuro. Ottimizzare inoltre l’utilizzo di strumenti quale l’IA ed al contempo mantenere come cardine il confronto attivo tra operatori sanitari, che devono mettere a sistema le diverse competenze, ed allenare la cooperazione in Team finalizzata ad erogare il miglior servizio per il paziente. Pertanto, Viatris rimane disponibile anche per il prossimo futuro a supportare programmi formativi di tale natura.