“CheckAP” è una applicazione, realizzata da Novartis in collaborazione con Aristea Education, dedicata allo specialista reumatologo che ha in cura pazienti con artrite psoriasica per consentirgli un migliore monitoraggio in fase di follow-up. Ne abbiamo parlato con Alice Rigoni, Brand Manager Rheumatology ed Elisabetta Rongoni, Brand Leader Rheumatology & Dermatology di Novartis
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto?
Oggi, esistono molte informazioni sull’ictus sia dal punto di vista della prevenzione che della gestione della fase acuta, ma sono ancora scarse e frammentarie le informazioni sulle conseguenze più diffuse di questo danno cerebrale: tra queste la spasticità post ictus. La maggior parte dei pazienti, infatti, torna a casa senza ricevere notizie sui possibili sviluppi della patologia o sui percorsi neuro-riabilitativi che è possibile intraprendere per il loro trattamento. “Oltre la spasticità” è il primo sito web italiano dedicato alla spasticità post-ictus che nasce con l’obiettivo di aumentare la conoscenza sulla patologia, sulla sua gestione nella vita di tutti i giorni e sulle possibilità terapeutiche nella fase riabilitativa.Il progetto è nato pensando a quali gap ci fossero da colmare nel viaggio di un paziente con artrite psoriasica. L’artrite psoriasica è una malattia infiammatoria cronica che si manifesta circa nel 30% dei pazienti affetti da psoriasi. La patologia si presenta con manifestazioni cliniche eterogenee tra cui artrite periferica o assiale, entesite, dattilite, psoriasi cutanea o ungueale. L’artrite psoriasica e le sue comorbidità hanno impatto sulla qualità della vita dei pazienti sia dal punto di vista fisico che psicologico. Molti dei pazienti affetti da artrite psoriasica, inoltre, non rispondono adeguatamente alla terapia che viene loro somministrata e potrebbero trarre benefici dal passaggio ad un altro farmaco che riduca più efficacemente i segni e i sintomi dell’artrite psoriasica attiva, migliorando la qualità della vita.
A chi si rivolge il vostro progetto?
Il progetto si rivolge agli specialisti reumatologi che si occupano di artrite psoriasica con l’obiettivo di fornire un supporto nella valutazione e nel follow-up dei pazienti con questa patologia. Il fine ultimo è quello di migliorare la gestione del paziente e di conseguenza la loro qualità di vita.
Potreste descrivercelo brevemente?
Tramite un progetto educazionale promosso da Aristea Education, con il sostegno incondizionato di Novartis, un gruppo di reumatologi esperti ha identificato i domini di malattia più comunemente analizzati in sede di follow-up dell’artrite psoriasica. Questi domini sono stati raccolti all’interno di “CheckAP”, una check-list visualizzabile tramite una piattaforma web oppure con una applicazione scaricabile da AppleStore e GooglePlay. L’applicazione vuole rappresentare uno strumento utile e user-friendly che garantisca una valutazione completa e veloce del paziente, in linea con le necessità della pratica clinica quotidiana.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Il percorso ha previsto due eventi Train The Trainer nazionali ed eventi formativi locali con 42 centri coinvolti e circa 200 partecipanti. L’obiettivo è quello di far diventare l’applicazione uno strumento utile nella pratica clinica quotidiana dei reumatologi che hanno partecipato al percorso.
Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
La complessità dell’artrite psoriasica implica la necessità di una forte attenzione al paziente e alla sua anamnesi non solo al momento della diagnosi, ma anche durante il follow-up. Sicuramente tanto è stato fatto per migliorare il viaggio di questi pazienti, ma progetti di questo genere sono importanti per arrivare ad ottimizzare sempre di più la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie croniche come l’artrite psoriasica.
Qual è l’aspetto principale del Digital che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
Sarà importante integrare sempre più gli aspetti digitali con quelli del mondo reale e “fisico”, in linea con in concetto di phygital. In questo modo sarà possibile ottenere una interconnessione tra mondo digitale e fisico che permetterà di muoversi con naturalezza tra le due dimensioni, sfruttando al massimo le potenzialità del digitale.