#lsea2024

Meningioca

Ylenia Scavo

Sensibilizzare i Pediatri di Famiglia (PDF) sull'importanza della vaccinazione contro la meningite B e sulla prevenzione più in generale. È questo l’obiettivo del progetto di Gsk “Meningioca”. Ne abbiamo parlato con Ylenia Scavo, Senior Brand Manager Classic & Neisseria Vaccines. Parte del team anche Federico Marchetti, Medical Lead GSK

Come è nata l’idea di supportare questo progetto e a chi si rivolge?
L’idea di realizzare questo progetto nasce da un’esigenza chiara e riconosciuta: le coperture vaccinali, in particolare quelle relative alle vaccinazioni raccomandate, non raggiungono gli obiettivi fissati dal Ministero della Salute. Nello specifico, la copertura vaccinale contro la meningite B si attesta, a livello nazionale, su una media dell’80%, inferiore all’obiettivo ministeriale del 90%. Questa discrepanza ha evidenziato la necessità di sensibilizzare i Pediatri di Famiglia (PDF) sull’importanza dei bilanci di salute, che sono appuntamenti cadenzati, in cui il pediatra valuta lo sviluppo del bambino e raccomanda o verifica lo stato vaccinale del proprio assistito.

Potreste descriverlo brevemente?
Il progetto “Meningioca” è stato concepito con i seguenti obiettivi principali:

  • Coinvolgere i Pediatri di Famiglia con una proposta innovativa.
  • Sensibilizzarli sulla corretta gestione dei bilanci di salute, valorizzandoli come strumenti fondamentali per monitorare in modo strutturato la crescita del bambino e per raccomandare e verificare le vaccinazioni dei propri assistiti.
  • Supportare il messaggio che le vaccinazioni raccomandate sono cruciali, con un focus particolare sul meningococco B.
  • Fornire ai PDF strumenti aggiuntivi per migliorare la comunicazione con i genitori.

“Meningioca” si ispira al famoso gioco dell’oca ed è suddiviso in sette moduli, resi disponibili tramite newsletter e disponibili sul sito della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri). Ogni modulo riflette le attività previste nei bilanci di salute: controllo dello status vaccinale, comunicazione con i genitori, curiosità sullo sviluppo dei bambini e alcuni imprevisti divertenti per guadagnare punti extra. Infatti, è un gioco a punti e questo può generare anche una divertente competizione fra pediatri. Questo progetto rientra nel mondo del serious game un modello che consente di apprendere informazioni attraverso un approccio esperienziale, cruciale nell’apprendimento degli adulti. Questo metodo rende i contenuti più facili da memorizzare e facilita la presa di coscienza del proprio livello in merito a un argomento specifico. I serious game, infatti, non hanno come scopo principale l’intrattenimento, ma sono progettati principalmente per finalità educative, integrando aspetti ludici e divertenti per creare un mix perfetto e altamente efficace, come riconosciuto anche dalla letteratura scientifica più recente.

Che risultati avete o volete raggiungere?
Fino ad oggi, il progetto ha portato a risultati estremamente soddisfacenti. Più di 471 pediatri sono iscritti a “Meningioca”, che si traduce in oltre 482 ore complessive di apprendimento. Il punteggio medio di gradimento è di 4,3/5, dimostrando l’apprezzamento e l’efficacia del gioco come strumento formativo per i Pediatri di Famiglia, “Meningioca” ovviamente resterà disponibile per tutti i pediatri anche nel corso del 2025 e stiamo già ragionando su come svilupparlo per il prossimo futuro.

Cosa pensate ci sia ancora da fare in questo ambito?
Nel mondo delle vaccinazioni sono da sempre presenti diversi attori con cui i genitori o i pazienti si interfacciano con l’obiettivo di poter prendere una decisione consapevole, di conseguenza è fondamentale che tutti questi attori (pediatri, igienisti e assistenti sanitari) facciano una comunicazione unisona verso il genitore, la formazione in ambito comunicazionale è fondamentale per far si che il genitore sia pienamente consapevole del valore delle vaccinazioni.

Qual è l’aspetto principale del Scientific Collaboration Program che sarà più importante secondo voi nei prossimi anni?
Siamo in un periodo di profondo cambiamento, legato soprattutto alla rapidissima evoluzione della tecnologia in ambito sanitario, basti pensare all’impiego dell’AI in tanti settori della medicina. Le collaborazioni scientifiche tra aziende farmaceutiche e istituzioni accademiche o assistenziali permetteranno di sfruttare al massimo le nuove opportunità tecnologiche mettendo insieme le diverse competenze ed esperienze di settore.



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