Federica Moscatelli
Spinelli
Spinelli
Come è nata l’idea di realizzare questo progetto e a chi si rivolge?
La psoriasi (PsO) e le spondiloartriti (PsA e axSPA) sono patologie croniche infiammatorie che compromettono gravemente la qualità di vita (QoL) dei pazienti. Sebbene le terapie biologiche siano efficaci, aderenza e persistenza al trattamento sono fondamentali per migliorare la QoL. Da questo presupposto nasce il “PSLife” rivolto ai Centri Clinici e ai pazienti in trattamento con secukinumab.
Potrebbe descriverlo brevemente?“PSLife” è un programma di supporto integrato e personalizzato che mette il paziente al centro del percorso di cura, con l’obiettivo di migliorarne l’aderenza e il benessere generale. Ogni paziente è seguito per il periodo di 24 mesi da un team multidisciplinare che garantisce monitoraggio continuo e supporto specifico.
Il programma si rivolge a:
Servizi offerti:
Il team multidisciplinare include:
Ogni paziente segue un percorso personalizzato di 24 mesi (Patient Pathway), stabilito dal medico prescrittore e adattabile durante il programma con visite sia in presenza che da remoto.
Che risultati avete o volete raggiungere?
Il programma è attualmente operativo in diversi centri su scala nazionale, fornendo supporto a un numero significativo di pazienti. I dati relativi al miglioramento dell’aderenza, qualità di vita, aspetti sociali, fisici ed emotivi sono molto positivi così come i dati di gradimento del programma. L’obiettivo è continuare a supportare il paziente nel suo percorso di cura promuovendo sempre più un approccio multidisciplinare e un’assistenza integrata e personalizzata.
Cosa pensa ci sia ancora da fare in questo ambito?
Sarà fondamentale accrescere l’ascolto attivo con i clinici, per comprendere meglio gli unmet needs e raccogliere le sfide di un contesto in continua evoluzione, credendo fortemente nel valore della multidisciplinarità, nella gestione olistica del paziente e nell’ottimizzazione delle risorse.
Qual è l’aspetto principale del Patient Support Program che sarà più importante secondo lei nei prossimi anni?
Il dialogo continuo con il paziente, la partnership con i centri e la creazione di percorsi multidisciplinari in risposta all’esigenza dei pazienti, rappresentano solidi pilastri per ottimizzare nel tempo il percorso di cura e le risposte ai bisogni dei pazienti.