Luca Alfieri,
Niccolò Ballerio
Niccolò Ballerio
Qual è l’impegno della vostra azienda in questa area terapeutica?
Novartis come azienda leader nell’industria farmaceutica, in prima linea nell’area Cardio-Renale-Metabolica, grazie a un’importante innovazione in R&S e ad una partnership pubblico-privato con l’AUSL di Piacenza, si pone l’obiettivo di ridurre il burden delle patologie cardiovascolari e migliorare il percorso del paziente, nonché ribadire l’importanza della territorialità e prossimità, le quali, insieme a prevenzione, aderenza e persistenza alle cure, rappresentano strumenti fondamentali per diminuire l’impatto delle malattie croniche.
A chi si rivolge il vostro prodotto?
Il progetto nasce dalla partnership tra l’AUSL di Piacenza e Novartis, con l’obiettivo comune di promuovere un modello di gestione ospedale-territorio del paziente cronico, migliorandone la presa in carico grazie al supporto della Telemedicina. L’iniziativa è stata avviata a dicembre 2022 ed è indirizzata a 250 pazienti con scompenso cardiaco con grado di gravità lieve o moderato, afferenti all’UOC della Cardiologia dell’AUSL di Piacenza.
Perché ritenete sia innovativo?
I pazienti dispongono di un dispositivo medico realizzato da un fornitore tecnologico che permette di monitorare sette parametri vitali ad alta rilevanza per i soggetti con scompenso cardiaco (peso, temperatura corporea, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno, frequenza respiratoria, ecg monotraccia, qualità della vita). Tali parametri vengono monitorati dal personale clinico, anche tramite alert qualora siano fuori-soglia, e ciò permette il controllo e la gestione del paziente direttamente presso il suo domicilio. Questo progetto è inoltre un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, condividendo valori come l’efficacia delle cure, nell’obiettivo comune di garanzia di salute per il cittadino.
Che risultati avete o volete raggiungere?
• Si è registrato un ingaggio positivo dei 250 pazienti verso il progetto. Si stima che ciascuno effettui mediamente 11 misurazioni ogni settimana, in modo costante nel corso dei mesi. Il continuo monitoraggio da parte del personale degli alert generati dal sistema permette interventi proattivi e personalizzati sui pazienti.
• Impatto positivo per i pazienti, che valutano il servizio complessivamente con un punteggio pari a 9/10. In particolare l’80% ritiene che “TeleCuore” aiuti a ricordarsi la misurazione dei parametri vitali, e il 70% ad assumere un corretto stile di vita. Infine, secondo oltre metà dei pazienti, il progetto ha aiutato a migliorare il rapporto con il medico.
• Tutto il personale dell’AUSL ha dichiarato di ritenere utile il supporto fornito dal progetto “TeleCuore” nello svolgimento del proprio lavoro, soprattutto per l’impatto positivo sulla numerosità e facilità di accesso alle informazioni relative al paziente. Circa il 90% manifesta, inoltre, un effetto positivo sia interno all’organizzazione, in termini di collaborazione con altri professionisti, sia all’esterno, in termini di educazione dei pazienti.
• Sia i pazienti che il personale dell’AUSL sono concordi che “TeleCuore” abbia migliorato le visite di controllo, in quanto è possibile accedere alle informazioni prima della visita e dedicare maggior tempo al paziente, circa 5/10min di tempo aggiuntivo.
• Il progetto rappresenta un canale di comunicazione a beneficio del personale dell’AUSL, utile per supportare la condivisione di informazioni riguardo il paziente: sono state inserite oltre 680 note a sistema.
• Nel progetto sono stati coinvolti il dipartimento di Cure primarie e 14 MMG che hanno hanno seguito un corso di formazione che gli ha consentito di accedere alle informazioni dei propri pazienti.
Quali ritenete siano gli unmet needs di questa area terapeutica?
I pazienti in Italia meritano un’assistenza sanitaria che si adatti alle loro esigenze in continua evoluzione. Ecco perché siamo fortemente impegnati ad andare oltre la dimensione legata allo sviluppo di terapie, assumendo un ruolo di leadership nell’evoluzione del sistema sanitario in Italia, al fianco di tutti gli attori che possono contribuire a questa missione. L’obiettivo è sbloccare il potenziale di un sistema nuovo e moderno come quello della Telemedicina e rispondere così alle maggiori sfide di salute dei nostri tempi, in primis la gestione della cronicità, in una società in continuo invecchiamento. Il progetto “Telecuore” è un esempio concreto di tutto ciò, e rappresenta anche un’esperienza di riferimento per la definizione della piattaforma regionale di Telemonitoraggio nello scompenso, con un ruolo attivo della cardiologia dell’AUSL nei tavoli regionali di definizione di tale piattaforma sulla base dell’esperienza acquisita nel progetto.