Traumi cerebrali infantili connessi ad ansia e depressione in età adulta

I bambini che sono andati incontro a traumi cerebrali potrebbero sviluppare effetti psicologici come ansia, fobie e depressione più di un decennio dopo. Ciò suggerisce che i traumi cerebrali siano in qualche modo correlati a sintomi ansiosi a lungo termine, mentre in precedenza si riteneva che essi portassero soltanto ad effetti a breve termine, come affermato da Michelle Albicini della Monash University di Melbourne, autrice di uno studio su 126 pazienti.

L’ansia potrebbe riconoscere molte cause, compreso il vero e proprio danno cerebrale o l’esperienza di vivere in un ambiente familiare ansioso dopo il trauma. I bambini con traumi moderatamente gravi ed il sesso femminile in genere risultano maggiormente a rischio di conseguenze a lungo termine.

I traumi cerebrali si verificano quando una forza esterna causa un qualche tipo di disfunzione cerebrale, come perdita di coscienza, amnesia o danno al tessuto cerebrale visibile radiologicamente, ma sono necessarie altre ricerche per comprendere appieno gli effetti psicologici a lungo termine a cui vanno incontro i soggetti che subiscono un trauma cerebrale durante l’infanzia.

Quanto riscontrato nello studio evidenzia la necessità di monitorare bambini ed adolescenti per lo sviluppo di disturbi d’ansia dopo un trauma cerebrale, ma è importante notare che lo studio non abbia tenuto conto dei livelli di ansia prima del trauma, rendendo difficile determinare se l’ansia stessa fosse una complicazione del trauma o meno.

Se i traimi cerebrali effettivamente causano un incremento del rischio di ansia, le prossime ricerche in materia potrebbero aiutare a comprendere i meccanismi cerebrali e psicologici alle spalle dello sviluppo dell’ansia stessa. Per quanto la maggior parte dei soggetti si riprenda al 100% da un trauma cerebrale, una ristretta minoranza potrebbe sviluppare ansia, depressione o altri problemi psicologici, e sono necessari ulteriori studi per identificare i fattori di rischio associati a questa evenienza, onde comprendere come assistere al meglio il paziente ed alleviare il carico dei traumi cerebrali. (J Head Trauma Rehabil online 2017, pubblicato il 17/5)

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