Bipolarismo: metilfenidato OK con stabilizzanti dell’umore

Nei pazienti con disordine bipolare e deficit di attenzione/iperattività (ADHD), lo psicostimolante noto come metilfenidato può essere impiegato in sicurezza senza incrementare il rischio di episodi maniacali se combinato con uno stabilizzante dell’umore.

Secondo Alexander Viktorin del Karolinska Institutet di Stoccolma, autore di uno studio su 2.307 pazienti, i risultati del presente studio suggeriscono che la mania derivante dal trattamento non dovrebbe rappresentare un deterrente alla somministrazione del metilfenidato nei pazienticon ADHD che assume uno stabilizzante dell’umore, ma piuttosto il rischio aumenta in assenza di questi ultimi farmaci.

La comorbidità da ADHD interessa il 20% dei soggetti con disordine bipolare. Secondo i ricercatori, dati i risultati dello studio, è necessaria un’attenta valutazione per escludere il disordine bipolare prima di iniziare una monoterapia con psicostimolanti, dato che la loro somministrazione senza stabilizzanti dell’umore può essere rischiosa. L’ADHD viene vista come un disturbo difficile da trattare nei pazienti bipolari, ma i medici che non sono particolarmente esperti in questo campo sono probabilmente anche troppo cauti ed esitanti. La letteratura dimostra che in presenza di un ragionevole regime di stabilizzazione dell’umore il trattamento dell’ADHD con psicostimolanti è perfettamente sicuro. (Am J Psychiatry online 2016, pubblicato il 3/10)

Newsletter_11_disturbi dell'umore

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024